MESSICO, LA RISPOSTA DEI BAMBINI AL DRAMMA

Sono 32 bambini e 4 insegnanti i morti accertati nel crollo della scuola elementare Enrique Rebsamen, a Città del Messico, in seguito al terremoto che martedì ha colpito il Paese. Immediata la solidarietà e l’impegno da parte di tutte le grandi potenze mondiali, ma tanti sono anche i soccorritori e i volontari che continuano a scavare senza tregua alla ricerca di qualche sopravvissuto. In un clima di così tanto terrore molti maestri fanno cantare i bimbi, stanchi e traumatizzati, per distogliere la loro attenzione, almeno per un pò, da uno scenario di distruzione e morte.

Sono 32 bambini e 4 insegnanti i morti accertati nel crollo della scuola elementare Enrique Rebsamen, a Città del Messico, in seguito al terremoto che martedì ha colpito il Paese. Immediata la solidarietà e l’impegno da parte di tutte le grandi potenze mondiali, ma tanti sono anche i soccorritori e i volontari che continuano a scavare senza tregua alla ricerca di qualche sopravvissuto. In un clima di così tanto terrore molti maestri fanno cantare i bimbi, stanchi e traumatizzati, per distogliere la loro attenzione, almeno per un pò, da uno scenario di distruzione e morte.

Rodrigo è uno degli alunni sopravvissuti  al crollo della scuola: “Pensavo fosse un brutto sogno e adesso mi sembra un incubo. Ho sentito che tutto si muoveva e ho cercato di raggiungere il piano terra ma ho sentito qualcosa di molto grosso che cadeva e ho visto una grossa colonna di fumo. Ho cercato di aiutare altri compagni di classe, ma ad un certo punto li ho persi di vista“.

La capitale, le zone di Morelas, Puebla, Guerrero e Oaxaca sono quelle più colpite dal terremoto di magnitudo 7.1.

Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Filomena Albano, richiama l’attenzione sulla sicurezza degli edifici e ricorda all’Italia che “le scuole devono proteggere e non seppellire“.

 

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