MORBILLO: NEL NOSTRO PAESE 4487 CASI E L’88% NON SONO VACCINATI

Morbillo: nel nostro Paese 4487 casi con il 35% di complicanze, 3 morti ed una percentuale dell’88% di non vaccinati tra i malati.

La terapia farmacologica consente oggi di portare a guarigione un gran numero di pazienti quando la patologia infettiva è già in atto, è necessario quindi mettere l’organismo in grado di difendersi evitando l’infezione stessa. Lo si ottiene attraverso la vaccinazione che è in grado di prevenire malattie, come nel caso del morbillo.

La terapia farmacologica consente oggi di portare a guarigione un gran numero di pazienti quando la patologia infettiva è già in atto, è necessario quindi mettere l’organismo in grado di difendersi evitando l’infezione stessa. Lo si ottiene attraverso la vaccinazione che è in grado di prevenire malattie, come nel caso del morbillo.

L’infezione da Chikungunya, invece, trasmissibile all’uomo attraverso la puntura della zanzara-tigre, provoca inizialmente una malattia benigna ed il rischio di complicanze è basso. Il problema attuale è nel divieto di donare il sangue per tutta la popolazione a rischio, più di 1 milione di persone. Questo provvedimento ha determinato una situazione di emergenza sangue nel Lazio.

Oltre le infezioni da Chikungunya, vi sono altri due rilevanti tipi di infezione riscontrate nel nostro Paese dovute a virus provenienti da altre aree geografiche e sempre trasmessi attraverso la puntura di zanzara: il virus Zika di provenienza latino-americana, rischioso soprattutto per le donne gravide e l’altro più ricorrente legato al virus West Nile, responsabile di complicanze neurologiche.

Più che la paura di nuove infezioni o per quelle di ritorno, bisogna avere fiducia nella medicina preventiva, ambientale e clinica.

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