“Care leavers network” e ragazzi fuori famiglia. Stanziati 15 milioni di euro per sostenere i neomaggiorenni

La Commissione Bilancio ha approvato l’emendamento che istituisce un fondo triennale di 15 milioni di euro per sostenere l’autonomia dei neomaggiorenni che escono da percorsi in affido e in comunità, prevedendo continuità nell’assistenza fino al 21esimo anno di età.

L’istituzione del fondo rappresenta un traguardo storico che premia il lavoro delle associazioni. Il lavoro è stato sostenuto anche dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza e da altre organizzazioni, tra cui il Coordinamento nazionale comunità per minori e il gruppo #5buoneragioni.

«L’Italia – spiegano le associazioni – si avvicina così finalmente agli altri paesi europei in ambito di riconoscimento dei diritti di questi giovani. Circa 3.200 ragazzi ogni anno che escono da percorsi di accoglienza in comunità, case-famiglia o famiglie affidatarie.

L’emendamento è stato presentato e sostenuto dai senatori Mattesini, Ferrara, Amati, Collina, Albano e Fasiolo in stretta collaborazione con la vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza Sandra Zampa.

«Crediamo che forte impulso all’approvazione di questo emendamento sia arrivato grazie alla voce dei ragazzi “fuori famiglia” che attraverso la creazione del “Care leavers network” hanno portato all’attenzione della politica e della cittadinanza le loro istanze», sottolineano le associazioni. «Ora, una volta che come ci attendiamo l’emendamento sarà definitivamente approvato dalle due camere, ci aspetta un triennio importante di lavoro a favore di questi ragazzi per rendere strutturale ed efficace questo sostegno dovuto e necessario da parte dello Stato».

 

 

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