Le classi vuote sono un fallimento sociale

La povertà educativa è un problema che non riguarda solamente la scuola, ma è da considerarsi un fallimento familiare e sociale.

Questa mattina a parlare di abbandono scolastico, nel programma televisivo Buongiorno Regione, è stato don Stefano Aspettati del Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma. 

“In dieci anni abbiamo ridotto di sette punti percentuali la dispersione scolastica, arrivando nel 2016 al 13,8% contro il 20,8% di dieci anni prima”dichiara Marco Rossi Doria,  ex Sottosegretario all’Istruzione e coordinatore della Cabina di regia sulla dispersione scolastica e la povertà educativa. Da maggio a oggi  il gruppo ha lavorato sulla documentazione già prodotta in sedi istituzionali quali il Consiglio dell’Unione europea, l’Onu, il Parlamento italiano e sull’analisi delle buone pratiche già presenti in Italia, per scrivere un documento che oltre ad una panoramica completa sul fenomeno offre ora una serie di raccomandazioni sulle azioni da mettere in campo per contrastare con forza la dispersione scolastica e le povertà educative.

A insistere su quanto lavoro ci sia ancora da fare è stato, questa mattina al programma televisivo Buongiorno Regione, don Stefano Aspettati del Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, invitato a discutere sul tema della povertà educativa. Il Borgo Ragazzi Don Bosco si appresta a festeggiare, proprio quest’anno, il settantesimo anno dall’inizio delle sue attività, continuamente al fianco dei ragazzi, gli ultimi, i più svantaggiati, in continuità con l’amore incondizionato di Santo Giovanni Bosco.

Venerdì 12 gennaio alle ore 20.30, presso il teatro Filippo Smaldone (zona Prenestina), i ragazzi del Borgo Ragazzi Don Bosco metteranno in scena uno spettacolo, dal titolo “150 giovani in cerca d’autore“, per dare avvio alla campagna di raccolta fondi, promossa dall’associazione Rimettere le Ali Onlus.

L’obiettivo Europa 2020 prevede di ridurre la percentuale dell’abbandono scolastico al di sotto del 10%. L’impegno educativo che ogni giorno il mondo salesiano mette a servizio dei ragazzi, è garanzia di un futuro migliore, ne è un esempio evidente l’esperienza del Borgo.

Tuttavia restano fortissimi gli squilibri territoriali, con Sicilia, Campania, Sardegna ben al di sopra della media nazionale, così come percentuali più alte di abbandono si registrano fra gli alunni con cittadinanza non italiana che non sono nati in Italia e fra coloro che partono da condizioni economiche e sociali meno vantaggiose.

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