Negli ultimi sei anni in Italia sono giunti oltre 60 mila minori, di cui il 90% non accompagnati. Nel 2017 la maggior parte delle richieste di asilo di minori stranieri non accompagnati è stata fatta in Italia, che ha ricevuto il 32% del totale delle domande di asilo fatte in Europa. Seguono Germania (29%), Grecia (8%), Regno Unito (7%), Austria, Svezia e Olanda (4%).
Questi sono solo alcuni dati del dossier della Caritas Italiana Minori Migranti Maggiori Rischi, un approfondimento sul fenomeno migratorio dei minori con particolare attenzione ai flussi verso l’Unione Europea e alla situazione dei Balcani.
Il recente documento relativo ai MSNA pubblicato lo scorso novembre dal Ministero del Lavoro parla di 11.339 minorenni non accompagnati censiti in Italia: di questi, il 92% sono maschi, il 29% hanno 16 anni, il 59% 17 anni.
Un dato particolare riguarda la nazionalità dei minori: è risultato, infatti, che la maggior parte dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia proviene dall’Albania, si parla, infatti di 1.550 presenze sul territorio Italiano, pari al 13,7% (seguono Gambia 8,8%, Egitto 8,5%, Guinea, Costa d’Avorio, Eritrea). Quanto a quest’ultimo fenomeno si è appurato che le famiglie partono dall’Albania o inviano con parenti i minori per poi lasciarli soli al fine di farli dichiarare minori stranieri non accompagnati. Tra le nazionalità di MSNA provenienti dall’area balcanica troviamo non solo minori provenienti dall’Albania ma anche dal Kosovo e dalla Bosnia rappresentanti il 15% del totale.
La Sicilia si conferma la regione che ospita la maggior parte dei minori stranieri non accompagnati in Italia, circa 5.700 – il 43%, seguono Lombardia (7,5%), Lazio (7%), Emilia Romagna (6,6%) e Calabria (6,1%).
Due i dati che si vogliono maggiormente evidenziare: il primo riguarda il 91% dei minori che intervistati dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha dichiarato di essere stato vittima di violenza, il secondo riguarda i 4.307 minori non accompagnati di cui si sono perse le tracce e sono irreperibili.
Il nostro commento:
Nonostante la legge Zampa abbia incrementato la rete di tutele dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, diverse rimangono le criticità legate all’eccessiva durata della permanenza nei centri di prima accoglienza nonché alle difficoltà dei Comuni di attivare una presa in carico economicamente sostenibile
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