Drastico calo della natalità: l’Italia è un paese ancora in grado di guardare al futuro?

L’Italia sta vivendo negli ultimi decenni una vera e propria recessione demografica: a confermarlo i dati Istat che fotografano la situazione del nostro Paese: solo 493mila sono i bambini nati in Italia nel 2018 e si stima che nel 2050 ci saranno 2,2 milioni di abitanti in meno.

Siamo, al contrario, un paese che registra una forte componente di anzianità: sono 15mila gli italiani che hanno superato i 100 anni.

“È un vero e proprio calo numerico di cui si ha memoria nella storia d’Italia solo risalendo al biennio 1917-1918, un’epoca segnata dalla grande guerra e dai successivi effetti dell’epidemia spagnola” Gian Carlo Blangiardo Presidente Istat.

Se la crescita della popolazione negli ultimi anni è stata possibile per lo più grazie all’apporto positivo della componente straniera, ultimamente anche il contributo dei cittadini stranieri alla natalità si sta lentamente riducendo: dal 2012 al 2017 sono in calo anche le nascite nelle famiglie in cui almeno uno dei genitori è straniero (8mila in meno).

Anche la popolazione straniera in Italia a sua volta sta invecchiando: la popolazione ultra 64enne straniera è passata in soli 10 anni da circa 69mila individui del 2008 (2,3%) a oltre 208mila (4%).

Grazie al contributo della popolazione straniera le regioni più prolifere sono attualmente quelle del Nord dove in media 1 nato su 5 ha genitori entrambi stranieri nel 2017 rispetto al 5,9% del mezzogiorno e al 17% del centro.

Le madri di origine rumena, marocchina e albanese contribuiscono al 43,7% totale delle nascite da madri straniere: 19mila bambini nati da mamme rumene nel 2017, 12mila da mamme marocchine e 9mila da madri albanesi.

Il tratto distintivo di questa crisi demografica è rappresentato sicuramente da una fecondità sempre più bassa e tradiva: dal 2010 con l’estendersi delle conseguenze della crisi economica tanto la nuzialità quanto la fecondità sono diminuite: tra il 2008 e il 2017 il numero medi di primi figli per le donne con meno di 30 anni è diminuito di un quarto: da 360 per mille donne nel 2008 a 270mila nel 2017.

In aumento anche il dato delle donne senza figli: nel 2016 il 45% delle donne tra i 18 e i 49 anni non ha ancora avuto un figlio.

Si tratta di dati allarmanti che certificano non solo l’invecchiamento della popolazione italiana ma anche problemi nella fascia di età lavorativa (6 milioni di meno) e questo perché la questione demografica non è una variabile indipendente: ci si deve domandare a questo punto se lo squilibrio intergenerazionale che si sta creando nel nostro paese può costituire un fattore di rischio per la sostenibilità del paese.
Dati demografici Istat 2019

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