“Progress on Household Drinking Water, Sanitation and Hygiene 2000-2017 – Focus on Inequalities” (I progressi per l’acqua potabile e i servizi igienico-sanitari: 2000-2017: Focus speciale sulle disuguaglianze) questo il nuovo rapporto Unicef-OMS nel quale vengono indicati i progressi fatti per garantire l’accesso universale a servizi idrici e igenico-sanitari ed evidenziate le lacune ancora da colmare.
Dai dati pubblicati emerge che circa 2,2 miliardi di persone non dispongono di un accesso sicuro all’acqua potabile e 4,2 miliardi non possono usufruire di servizi igenici adeguati e ben 3 miliardi di persone non hanno gli strumenti per compiere un semplice ma fondamentale gesto per la salvaguardia della propria salute, ovvero, lavarsi le mani.
Si stima che 1 abitante del pianeta su 10 non ha un accesso sicuro all’acqua e l’80% delle persone prive di accesso all’acqua potabile vivono in aree rurali.
“Il solo accesso non è sufficiente. Se l’acqua non è pulita, non è sicura da bere o è troppo distante, e se l’accesso a un gabinetto non è in sicurezza o è limitato, non stiamo ottenendo risultati utili per i bambini nel mondo” Kelly Ann Naylor, Direttore associato dell’UNICEF per i programmi di Acqua e Igiene “i bambini e le famiglie delle comunità povere e rurali sono quelli maggiormente a rischio di essere lasciati indietro. I governi devono investire nelle loro comunità, se vogliamo colmare i divari economici e geografici e garantire questo fondamentale diritto umano.”
Circa 2 miliardi di abitanti del pianeta non dispongono ancora di un bagno, e nel 70% dei casi si tratta di persone che vivono in aree rurali, con particolare concentrazione (1/3) nei Paesi meno sviluppati (la fascia degli Stati più poveri in assoluto).
“Gli Stati devono raddoppiare i loro sforzi sul fronte dei servizi igienici o non raggiungeremo l’accesso universale entro il 2030” Maria Neira, Direttore del Dipartimento per la Salute Pubblica e i Fattori Ambientali e Sociali della Salute presso l’OMS “Se i governi falliranno nell’incrementare gli sforzi per i servizi idrici e igienici, continueremo a convivere con malattie che avremmo dovuto consegnare da tempo ai libri di storia: infezioni come diarrea, colera, tifo, epatite A e malattie tropicali trascurate come tracoma, parassitosi intestinale e schistosomiasi. Investire nei servizi idrici e igienico-sanitari è conveniente da un punto di vista economico e apporta grandi benefici alla società. È una base essenziale per una buona salute pubblica”
Ogni anno, nel mondo, 297.000 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa delle carenze idriche e igieniche: la mancanza di latrine e fognature e la presenza di acqua contaminata sono anche alla base della proliferazione di malattie come colera, dissenteria, epatite A e tifo.
Risulta fondamentale ridurre le disuguaglianze nell’accesso di acqua e servizi igenico-sanitari e far si che i governi non diminuiscano finanziamenti e pianificazioni sul tema.
UNICEF-OMS-Water_Report_2019
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