Chiediamo subito un #decretobambini: la lettera aperta di associazioni e accademici al governo e alle istituzioni per tutelare i minori in difficoltà.

È stato richiesto da diverse  associazioni (tra le quali Agevolando, Artemisia (Firenze) e Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie) e da singoli accademici di mantenere alta l’attenzione su tutte le situazioni di forte vulnerabilità che molti bambini e ragazzi stanno vivendo in questo momento di particolare criticità per il Paese.

Sono circa 91.200 in Italia i minorenni in carico ai servizi sociali e 1.260.000 i minorenni che vivono in condizioni di povertà assoluta. Impossibile quantificare quanti vivono inoltre in situazioni di disagio sommerse o invisibili. Travolti dalla paura, vittime di violenza in famiglia, che vivono in condizioni di degrado, maltrattamento e abuso grave, impossibilitati a chiedere aiuto. Ragazzi e bambini che vivono questa grave e pervasiva esperienza traumatica senza alcun genitore in grado di spiegare loro cosa stia succedendo, o che vivono senza vie di fuga in situazioni di violenza fisica e psicologica perpetrata contro loro e le loro madri.

I firmatari delle richieste evidenziano come in questa fase sia praticamente impossibile attivare le necessarie segnalazioni alle autorità giudiziarie competenti (Procure e Tribunali per i minorenni) e i conseguenti interventi di protezione.

Altre problematiche riguardano i minorenni, non allontanati dalle famiglie, ma che vivono in situazioni familiari a rischio, che a causa dell’emergenza sanitaria hanno visto sospendere quasi tutti questi i servizi non residenziali a loro supporto.

Chiediamo pertanto misure urgenti per andare incontro alle esigenze di protezione e per assicurare i diritti di tutti i bambini e i ragazzi, mettendo nelle condizioni i servizi sociali, scolastici, educativi, formativi e di altro genere di poter intervenire – con strumenti appropriati e con il coinvolgimento ove necessario della magistratura minorile – in tutte le situazioni di rischio sopra elencate e in tutte quelle legate ai diritti dei minorenni (tutela, protezione, istruzione, gioco, socialità, partecipazione, informazione adeguata, etc.).

Le organizzazioni firmatarie chiedono l’attuazione di misure concrete:
– costituire task force locali tra scuola, autorità giudiziarie minorili, servizi sociali, sanitari e terzo settore (comprese le associazioni familiari), accreditati e collegati ai soggetti decisori locali/regionali, per segnalare e per intervenire subito sulle situazioni più fragili
– realizzare i necessari interventi urgenti di tutela attivati anche in attuazione a provvedimenti dei Giudici minorili, per mettere in protezione le vittime (se necessario anche tramite art. 403 c.c.) assicurando il rispetto delle norme sanitarie per le realtà di accoglienza;
– creare gruppi di informazione e sostegno psicologico per insegnanti che devono curare in questa fase ancora di più non solo gli aspetti didattici ma anche quelli relazionali facendo sentire a questi bambini e bambine che continuano a essere pensati, che c’è un adulto di riferimento.
Lo stesso dovrebbe essere realizzato anche nei confronti dei piccoli della fascia 0-5 anni con il supporto dei consultori pediatrici e delle altre strutture territoriali come scuole dell’infanzia e ludoteche;
– sensibilizzare le forze dell’ordine a dare tempestivo riscontro alle chiamate di aiuto che possono ricevere rispetto a situazioni di violenza familiare;
– individuare una figura istituzionale che coordini tale task force, definendone funzione, qualifica e ambito di competenza.

Tutte le richieste avanzate a breve saranno inviate alle istituzioni competenti e verrà avviata una petizione online.

Comunicato-stampa-protezione-minori-DEF-1

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