Pubblicata la Carta etica del tutore volontario promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimmf) e Save the Children per fornire ai tutori volontari di minori stranieri non accompagnati un orientamento per assumere decisioni nell’interesse del bambino o ragazzo in situazioni di incertezza.
L’insorgere di dubbi da parte di chi esercita la tutela volontaria – si legge nel documento – è comprensibile, mentre le corrette informazioni sulle procedure da seguire, per quanto indispensabili, non sempre risultano da sole sufficienti a scioglierli, soprattutto quando in gioco è la relazione con il/la minorenne e di quest’ultimo/a con il mondo esterno. Al fine di fornire una base di orientamento a chi esercita la tutela volontaria a seguito della nomina da parte dei Tribunali per i Minorenni, la Carta Etica racchiude un insieme di principi guida che possono fungere da utile riferimento relativamente a diversi ambiti: i diritti fondamentali, le migliori prassi e attitudini rispetto al/la minorenne, la prevenzione di illeciti anche di rilievo penale ai suoi danni. A tali indicazioni è stato accostato uno schema che illustra in termini pratici in quale modo il/la tutore/tutrice e il/la minorenne possano attivarsi davanti a un sospetto/rischio di abuso o comportamento comunque inadeguato
“Il documento è stato redatto a partire dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dalla legislazione europea e nazionale a tutela delle persone di minore età e dai principi deontologici relativi all’esercizio della tutela dei minori stranieri non accompagnati. L’auspicio è che i tribunali per i minorenni al momento della nomina propongano ai tutori volontari di aderire ai principi della Carta” – Filomena Albano Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza -.
Il documento è costituito da 17 principi tra i quali l’impegno del tutore a promuovere e tutelare i diritti del minorenne, a costruire e mantenere una relazione di fiducia e a rendersi facilmente reperibile e a rispettare la cultura di provenienza dei ragazzi. E ancora: a non compiere azioni che possano nuocere o mettere a rischio i ragazzi o che possano essere considerate in qualche modo sfruttamento.
“La Carta, nel tentativo di uniformare la funzione su indispensabili principi etici , raccoglie indicazioni che provengono anche da esperienze virtuose di tutela volontaria nel corso delle quali è stato riscontrato l’effettivo beneficio per i minori stranieri giunti soli nel nostro Paese ricevuto da una relazione motivata e interessata di persone disponibili e competenti non soltanto riguardo alla loro necessaria rappresentanza legale ma anche, nella consapevolezza della loro “maggiore vulnerabilità”, capaci di condurli in un percorso complesso di sostegno educativo , di fiducia e di effettiva integrazione sociale” – Maria Francesca Pricoco presidente dell’Aimmf-
“Sappiamo dall’esperienza dei nostri progetti e dalle chiamate ricevute dalla nostra Helpline quanto ogni giorno i tutori si trovino di fronte a questioni complesse. L’insorgere di dubbi è comprensibile, soprattutto se in gioco è la relazione con il minorenne e di quest’ultimo con il mondo esterno. Per questo la Carta Etica intende fornire indicazioni chiare e adattabili ai casi concreti. Ci auguriamo che i tutori vi trovino un utile supporto per continuare a svolgere con dedizione e competenza il proprio ruolo come previsto dalla Legge 47/2017, un ruolo di grande importanza sia per i minorenni in tutela sia per la costruzione di una società più coesa e solidale” – Raffaela Milano direttrice dei programmi Italia – Europa di Save the children –
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