La tutela degli orfani per crimini domestici: il documento di studio e proposta dell’Agia

Formulate dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza una serie di raccomandazioni a istituzioni e ordini professionali a tutela dei diritti degli orfani per crimini domestici.

Nel documento di studio pubblicato l’Agia raccomanda di portare a conclusione celermente l’iter del regolamento per l’utilizzo dei fondi a favore delle vittime; di promuovere linee guida per procedure d’intervento omogenee su tutto il territorio nazionale; di promuovere il coordinamento tra uffici giudiziari dopo il verificarsi di un delitto, per una tempestiva tutela e presa in carico dei minorenni; di prevedere una formazione continua per le forze dell’ordine, magistrati, avvocati, psicologi e assistenti sociali sulle buone prassi da adottare in occasione dei primi interventi in presenza di vittime minorenni.

“Lo studio mira a individuare le reali necessità e i bisogni degli orfani, le buone pratiche e i punti di criticità del sistema. Quello che ne emerge è una carenza di dati ufficiali, di interventi multidisciplinari strutturali a sostegno di orfani e famiglie che li accolgono, di prassi unitarie nonché di un’adeguata formazione degli operatori sociosanitari” Filomena Albano.

Realizzato da un gruppo di lavoro della Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni, presieduta dall’Autorità garante, con il supporto tecnico dell’Istituto degli innocenti, il documento è frutto di un anno di lavoro, nel corso del quale sono stati analizzati i provvedimenti giudiziari adottati dai tribunali che si sono occupati di casi di crimini domestici che hanno visto coinvolti figli minorenni e sono state raccolte le esperienze di chi lavora nei servizi sociali.

Si è analizzato un campione di 25 nuclei familiari oggetto degli interventi da parte del giudice.
Dallo studio è emerso che l’intervento della giustizia minorile ha avuto inizio a breve distanza dai fatti e, in più della metà dei procedimenti (17), si è giunti all’adozione di un provvedimento definitivo.
Il tempo medio del procedimento è di 10 mesi, con una variabilità molto elevata: il procedimento più rapido si è concluso nell’arco di due mesi, il più impegnativo in 27.
Il campione è composto in prevalenza da coppie che convivevano al momento del fatto delittuoso: 19 casi, anche se in 2 di essi viene riferita una sorta di separazione di fatto più o meno temporanea.
Il campione sul quale il gruppo ha lavorato comprende 22 omicidi – commessi in 20 casi dal padre dei minorenni e nei restanti casi dal compagno o ex compagno della madre – e 3 omicidi-suicidi compiuti dal padre.
Complessivamente i figli minorenni per i quali sono stati adottati provvedimenti sono 42: il più piccolo aveva pochi mesi, il più grande era prossimo alla maggiore età. In particolare, 11 bambini avevano meno di 6 anni al momento del fatto e 22 erano indicativamente nell’età della scuola primaria (6-11 anni). Vi erano poi 5 ragazzi tra i 12 e i 14 anni e 4 adolescenti di 15-17 anni. In 12 dei casi presi in esame dalla rilevazione i figli (prevalentemente di età compresa tra 6 e 11 anni) erano presenti alla morte della madre, mentre in 17 i figli (di età compresa tra 0 e 11 anni) si trovavano nella stanza accanto.

“Quello degli orfani per crimini domestici è un fenomeno complesso, del quale non si conosce la reale dimensione. L’intervento dello Stato in questo ambito è indispensabile e urgente, per evitare che questi ragazzi siano orfani tre volte: per la perdita di entrambi i genitori – uno vittima e l’altro incarcerato o suicida – e per l’indifferenza dello Stato” Filomena Albano.

L’Agia sollecita, tra l’altro, presidi e servizi pubblici di informazione e orientamento, assistenza e consulenza a tutori e curatori speciali, reti di sostegno degli affidatari, supporto psicologico e garanzia del diritto allo studio per gli orfani e assistenza medico psicologica gratuita, nonché l’inserimento nel database degli omicidi in ambito domestico delle informazioni circa la presenza di figli di minore età.

Il documento:

tutela-orfani-crimini-domestici

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