Decreto Rilancio: le nuove misure in favore di minori e famiglie

Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il decreto prevede misure volte al sostegno delle famiglie e dei minori: tuttavia non è ancora previsto un piano straordinario organico per l’infanzia e l’adolescenza, in modo da tutelare in maniera ancora più efficace i minori.

Importante l’attenzione data al sistema educativo per i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, nonché, l’impegno contenuto nel Decreto a realizzare attività educative e ricreative durante l’estate per i bambini dai 3 ai 14 anni e a realizzare iniziative di contrasto alla povertà educativa sul territorio nazionale.

Sono previsti investimenti per la scuola finalizzati all’acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti; interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali; interventi utili a potenziare la didattica anche a distanza e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche computabili con la situazione emergenziale nonché a favorire l’inclusione scolastica.

Verranno messi a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali individuali e di connettività di rete per la fruizione della didattica a distanza.

Una maggiore attenzione è stata data alle famiglie con figli. Tra le misure adottate per aiutare i genitori è previsto il bonus babysitter, che passa da 600 a 1.200 euro che si potrà spendere anche per le iscrizioni nei centri estivi dei più piccoli. Innalzato a trenta giorni il periodo di congedo di cui possono fruire i genitori lavoratori dipendenti del settore privato per i figli di età non superiore ai 12 anni.

Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID–19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali.

Aumentate anche le dotazioni al Fondo a sostegno delle strutture semi residenziali per disabili.

Ma siamo convinti che rimanga ancora molto da fare per potenziare la completa tutela dei minori, soprattutto per tutelare i bambini e gli adolescenti nei territori più svantaggiati del nostro Paese che più di altri sono stati colpiti da una doppia crisi, quella economica e quella educativa: è necessario, ad esempio, occuparsi anche di tutti i ragazzi che hanno visto interrompersi i loro tirocini e le borse lavoro in settori quali il turismo e la ristorazione.

Rispondi

Up ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: