Rapporto annuale UNHCR Global Trends: 79,5 milioni di persone in fuga da guerre e violenze. Il 40% sono minori

Secondo l’ultimo rapporto dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, nel 2019, 79,5 milioni di persone nel mondo sono fuggite da persecuzioni, conflitti o violenze (10 milioni in più rispetto all’anno precedente), di queste si stima che 30/34 milioni siano minori, circa il 40%. Una cifra così alta non si era mai registrata prima.

Si tratta di persone che scappano dai propri paesi a causa di conflitti protratti come in Afghanistan, Siria e Sudan o di nuove crisi come nella Repubblica Democratica del Congo, nella regione del Sahel e nel Venezuela.

Gli esodi forzati oggi riguardano più dell’1 per cento della popolazione mondiale ed è sempre più difficile trovare una soluzione per i rifugiati. Continua, infatti, a diminuire inesorabilmente il numero di coloro che riescono a fare ritorno a casa: negli anni Novanta, una media di 1,5 milioni di rifugiati riusciva a fare ritorno a casa ogni anno, negli ultimi dieci anni la media è crollata a circa 385.000.

“Siamo testimoni di una realtà nuova che ci dimostra come gli esodi forzati, oggi, non soltanto siano largamente più diffusi, ma, inoltre, non costituiscano più un fenomeno temporaneo e a breve termine” Filippo Grandi Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Il rapporto Global Trends mostra che dei 79,5 milioni di persone in fuga alla fine dell’anno scorso, 45,7 milioni sono sfollati all’interno del proprio Paese; 4,2 milioni sono in attesa dell’esito della domanda di asilo e 29,6 milioni tra rifugiati (26 milioni) e altre persone sono costrette alla fuga fuori dai propri Paesi.

“Non ci si può aspettare che le persone vivano per anni e anni una condizione precaria, senza avere né la possibilità di tornare a casa né la speranza di poter cominciare una nuova vita nel luogo in cui si trovano. È necessario adottare sia un atteggiamento profondamente nuovo e aperto nei confronti di tutti coloro che fuggono, sia un impulso molto più determinato volto a risolvere conflitti che proseguono per anni e che sono alla radice di immense sofferenze” Filippo Grandi Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Il numero di minori in fuga (stimato intorno ai 30-34 milioni, decine di migliaia dei quali non accompagnati), è più elevato di quello dell’intera popolazione di Australia, Danimarca e Mongolia messe insieme. Contemporaneamente, la percentuale di persone in fuga di età pari o superiore ai 60 anni (4 per cento) è estremamente inferiore a quella della popolazione mondiale (12 per cento).

Oltre otto rifugiati su 10 (85 per cento) vivono in Paesi in via di sviluppo, afflitti da instabilità e rischi di cambiamenti climatici e catastrofi naturali. Il 68% delle persone in fuga all’estero provengono da cinque Paesi: Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan e Myanmar.

La Turchia è il paese che al mondo ha accolto più rifugiati con 3,6 milioni di persone, seguita dalla Colombia con 1,8 milioni, dal Pakistan con 1,4 milioni, dall’Uganda con 1,4 e dalla Germania, unico paese Europeo con 1,1 milioni di rifugiati accolti.

A questa grave situazione si è aggiunta l’emergenza sanitaria che ha insegnato a tutti quanto sia importante tutelare anche chi è più vulnerabile per mettere al sicuro noi stessi, ed è per questo che a marzo di quest’anno la Commissione statistica delle Nazioni Unite ha incluso un nuovo indicatore sui rifugiati tra gli impegni di “non lasciare indietro nessuno” sanciti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Global Trends

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