Educazione

LA DISPERSIONE SCOLASTICO-FORMATIVA

Situazione attuale

Nell’odierno dibattito pubblico si sente spesso parlare di “questione giovanile”, di giovani “Neet” e di dispersione scolastico-formativa.

Il Paese italiano è al di sopra della media europea per ciò che concerne l’aumento dei giovani “Notengaged– in Education, Employment or Training” (Neet), i quali hanno anche un basso tasso di scolarizzazione, e per ciò che riguarda la dispersione scolastico-formativa (il 15% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni posseggono solo il diploma di scuola media inferiore).

Per ulteriori approfondimenti si propongono alcuni dati sul sito dell’ISTAT: http://noi-italia2015.istat.it/index.php?id=7&L=0&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=36&cHash=7da84cc54c6021a3e6fb2574d4dbde88

Pratiche significative

Dal Rapporto del Gruppo CRC si evincono due pratiche significative nel nostro Paese:

  • Programma Operativo Nazionale Per la Scuola- Competenze e ambienti per l’apprendimento”. È la strategia di contrasto all’abbandono scolastico e all’insuccesso formativo individuata dal MIUR.  Questa è legata alla capacità delle istituzioni pubbliche di avviare corsi di intervento che realizzino una valutazione degli esiti dei programmi e del loro impatto sui destinatari.
  • Programma di contrasto dell’abbandono scolastico e del fallimento formativo in aree di esclusione sociale”,  che ha promosso lo sviluppo di reti territoriali.

Criticità

Le politiche educative odierne sembrano non essere molto d’aiuto sul tema della dispersione scolastica, poiché l’Italia ancora non possiede un’Anagrafe Nazionale degli studenti in grado di integrare e rendere fruibili informazioni sui percorsi di ciascun soggetto in diritto-dovere, a scuola, nella formazione professionale o in apprendistato e non ha ancora un forte programma di promozione di interventi che realizzino una valutazione d’impatto.

La proposta dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori

L’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori, in linea con le raccomandazioni del Gruppo CRC, consiglia di completare l’integrazione fra l’Anagrafe Nazionale degli studenti e le Anagrafi regionali, e di promuovere una valutazione integrata degli interventi per il contrasto alla dispersione scolastica, verificandone l’impatto. La sfida da vincere è quella di portare al successo scolastico qualsiasi ragazzo, a prescindere dalla sua situazione economica e sociale di provenienza.

La scuola assume un ruolo fondamentale per don Bosco, il quale la riteneva a servizio della crescita integrale dell’uomo facendone espressione di un progetto di salvezza. Per tale motivo i Salesiani si propongono diversi progetti, attuando delle vere e proprie pratiche significative che gli permettano di accompagnare il minore e sostenerlo nel suo percorso scolastico-formativo e nella sua crescita integrale.

 

Rimandiamo ad uno dei progetti dei Salesiani in questo ambito:

Centro Diurno Area Rimettere le Ali http://borgodonbosco.it/skole/

 

 

 

 

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