RAPPORTO “MAI PIÙ INVISIBILI. INDICE 2020”: DONNE, BAMBINI E BAMBINE I PIÙ A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE.

Il rapporto “Mai più invisibili. Indice 2020 sulla condizione di donne, bambini e bambine in Italia” realizzato dalla onlus WeWorld per misurare l’inclusione di donne e under 18, evidenzia che nel nostro Paese esistono ancora forti disuguaglianze tra donne, bambini e bambine da un lato e uomini dall’altro.

L’indice è stato costruito a partire dall’analisi di 38 indicatori considerati fondamentali per l’inclusione di donne e popolazione under 18. Gli indicatori sono raggruppati in 12 dimensioni (educazione, salute, capitale umano e sociale, ambiente, opportunità economiche, ecc.) e 3 categorie (contesto, bambini/e, donne).

Secondo quanto evidenziato dal rapporto, alla ormai nota suddivisione tra Nord e Sud del Paese se ne aggiunge una seconda: tra Nord e Centro-Ovest da una parte, Centro-Est e Sud dall’altra. Donne e bambini/e vivono in condizioni di buona e sufficiente inclusione nei territori posti a Nord e nel Centro-Ovest, mentre sono in condizione di grave esclusione o di insufficiente inclusione al Sud, nelle isole e nella parte centro orientale del Paese.

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La classifica finale vede al primo posto il Trentino-Alto Adige (valore Index pari a 4,8), seguito da Lombardia (3,4), Valle d’Aosta (3,4), Emilia-Romagna (3), Lazio e Friuli Venezia-Giulia (2,1), Veneto (1,9), Toscana (1,6), Liguria (1,5), Piemonte (1), Marche (0).

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Nella parte bassa della classifica (Index in negativo) le regioni del Centro-Est e Sud Italia: gli ultimi posti sono occupati da Sardegna (-2,6), Puglia (-3,5), Campania (-3,9), Sicilia (-4,3). Fanalino di coda è la Calabria (-4,5). Donne e bambini residenti in Calabria vivono uno svantaggio doppio rispetto a donne e bambini del Trentino-Alto Adige, con un divario di ben 9,3 punti tra le due regioni.

I divari tra territori sono particolarmente marcati nella dimensione educativa per i bambini e le bambine, con picchi di dispersione scolastica che sfiorano il 20% in alcune regioni del Sud (contro il 10,6% della media europea), e in quella economica per le donne: in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna circa 2 donne su 10 sono a rischio povertà ed esclusione sociale, mentre in Sicilia lo è 1 donna su 2.

Condizione imprescindibile per realizzare azioni di inclusione è una conoscenza il più possibile esaustiva delle condizioni di vita e dei rischi di emarginazione totale di quanti vivono in condizioni di disuguaglianza per promuovere il diritto all’inclusione contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita di tutti sotto molteplici aspetti: non solo economico ma anche educativo, sanitario, culturale, politico e civile.

 

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