L’inasprirsi del conflitto delle ultime settimane nel governatorato di Hodeidah ha portato a un drammatico incremento di vittime civili, tra cui moltissimi bambini. Intervista a Filippo Ungaro, direttore della comunicazione di Save the Children, a Vatican News. “Siamo di fronte a una delle peggiori crisi umanitarie di sempre: 11,3 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto e assistenza immediata”.Quasi 100 attacchi aerei a Hodeidah nello scorso fine settimana, cinque volte di più rispetto all’intera prima settimana di ottobre, hanno letteralmente messo in ginocchio una popolazione già allo stremo delle forze. “Questa grave escalation intorno alla più importante città portuale dello Yemen – dichiara a Vatican news Filippo Ungaro, direttore della comunicazione di Save the Children – mette decine di migliaia di bambini sulla linea del fuoco e rischia di creare ulteriori blocchi alla consegna di cibo e medicine in un Paese in cui si stima che ogni giorno fame e malattie stiano uccidendo in media 100 bambini”.
Siamo di fronte a una delle peggiori crisi umanitarie di sempre: 11,3 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto e assistenza immediata. “Se non vengono uccisi o mutilati dalle bombe – afferma il direttore della comunicazione dell’organizzazione umanitaria –vivono sotto la minaccia costante di fame e malattie. Quasi 2 milioni di piccoli sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione – 400mila di malnutrizione acuta – tantissimi non hanno accesso a cure mediche e rischiano di morire per malattie normalmente curabili, come polmonite, morbillo o difterite. Di questi, quasi 46mila, se non si interviene immediatamente potrebbero morire entro la fine dell’anno.”
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