L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha realizzato il dossier DisOrdiniamo! Secondo monitoraggio delle risorse nazionali dedicate all’infanzia e all’adolescenza nel bilancio dello Stato 2012-2018.
Il volume aggiorna il dossier pubblicato nel 2015 e presenta il quadro completo della spesa statale destinata a bambini e ragazzi in Italia (rimangono escluse le risorse delle Regioni, degli enti locali e quelle dei fondi europei).
Secondo i dati del volume, la spesa complessiva per l’infanzia e l’adolescenza, comprensiva di quella per il personale, nel 2017 ammontava a circa 51 miliardi e 651 milioni di euro, pari a 5.212 euro per ogni bambino o adolescente. Dal 2012 al 2017 le risorse impegnate per la spesa complessiva sono cresciute del 16,7%, con un incremento totale pari a 7 miliardi e 500 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 980 milioni stanziati per il 2018. La crescita 2012-2017 si riduce però al 14,1% se si tiene conto dell’inflazione.
Le risorse destinate all’infanzia nel 2017 rappresentavano il 3% del prodotto interno lordo (+0,3% rispetto al 2012), mentre il loro peso sul bilancio dello Stato era dell’8,1% (-0,4% rispetto al 2016). Circa il 90% della spesa stimata per l’infanzia e l’adolescenza in Italia è relativo all’istruzione scolastica (circa 46 miliardi e 794 milioni) ed è composto perlopiù da spese per il personale (circa 43 miliardi e 533 milioni).
Al netto dei costi del personale la maggior parte delle risorse è concentrata nel bilancio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (52,5%) e in quello del Ministero dell’istruzione, università e ricerca (36,6%). Seguono il Ministero dell’interno con il 5,7% del totale e il Ministero dell’economia e delle finanze con il 3,1%.
L’insieme delle voci di spesa per l’infanzia e l’adolescenza identificate nel bilancio del Ministero dell’interno ammonta nel 2017 a circa 451,5 milioni di euro.
Il 48% è destinato all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nel sistema SPRAR (circa 215 milioni di euro), poco meno del 52% ad alcune misure di sostegno all’istruzione e all’edilizia scolastica (235 milioni), mentre una piccola parte (pari a circa 2 milioni di euro) è destinata a finanziare alcune misure di protezione sociale per l’infanzia e l’adolescenza.
L’evidente aumento della spesa a partire dal 2015 è dovuto sia all’incremento delle somme destinate all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nel sistema SPRAR, sia al trasferimento del Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati dal bilancio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a quello del Ministero dell’interno, nonché all’introduzione di misure per interventi di edilizia scolastica a partire dal 2016.
Le spese per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati all’interno del sistema SPRAR, finanziate attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo e il Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, hanno fatto registrare un significativo incremento nel periodo oggetto di studio.
In particolare, la quota Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo dedicata all’accoglienza di minori stranieri all’interno degli SPRAR è passata da meno di 3 milioni di euro negli anni 2012 e 2013, a circa 30 milioni nel 2014 e 2015, arrivando a 68,5 milioni nel 2016 e a 45 milioni nel 2017.
Analogamente, il Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è passato da 5 milioni di euro di dotazione iniziale nel 2012, a 170 milioni di euro stanziati per il 2018. Prima del trasferimento dal MLPS al Ministero dell’interno, il fondo era già stato incrementato a 25 milioni di euro nel 2013 e a 90 milioni nel 2014. Al momento del trasferimento, nel 2015, il fondo aveva una dotazione di 90 milioni di euro (di cui 30 di dota- zione iniziale e 60 di incrementi in corso di esercizio65) che è stata ulteriormente incrementata a 112 milioni di euro impegnati nel 2016 e a 170 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.
L’aumento di risorse è legato all’adozione di una serie di misure volte ad assicurare la prosecuzione degli interventi connessi al superamento della cosiddetta “emergenza Nord Africa”. Tra le più importanti, l’intesa sancita in Conferenza Unificata del 10 luglio 2014 con cui è stato approvato il Piano nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di stranieri anche minori non accompagnati e affidato al Ministero dell’interno il coordinamento della costituzione di strutture temporanee per l’accoglienza di MSNA, nonché il progressivo aumento di posti nella rete dello SPRAR specificamente destinati a minori stranieri non accompagnati. A tal fine, è stata istituita all’interno del Dipartimento libertà civili e immigrazione una Struttura di missione per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
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