Riapertura delle scuole: tra lezioni in presenza, DAD, incertezze e criticità

Oggi si sono riaperte le scuole dopo la pausa natalizia. Per molti studenti è previsto il rientro in aula, per altri, ancora la didattica a distanza. Gli studenti delle superiori, da mesi in DAD, dovranno attendere ancora lunedì 11 gennaio.

Ma il quadro critico generale rappresenta ancora una situazione caotica con alto rischio di dispersione scolastica.

Secondo la nuova indagine condotta da IPSOS per Save the Children “I giovani ai tempi del Coronavirus”, infatti, il 28% degli studenti dichiara che almeno un loro compagno di classe dal lockdown di questa primavera ad oggi avrebbe smesso di frequentare le lezioni. Si stima che circa 34mila studenti delle scuole secondarie di secondo grado potrebbero abbandonare la scuola.

Difficoltà della connessione e fatica a concentrarsi nel seguire la didattica dietro uno schermo sembrerebbero le cause principali delle assenze dalla DAD. Ben 4 ragazzi su 10 (38%) bocciano l’esperienza con la DAD.

Dai dati emerge che più di uno studente su tre (35%) si sente più impreparato di quando andava a scuola in presenza e il 35% quest’anno deve recuperare più materie dell’anno scorso. Quasi quattro studenti su dieci dichiarano di avere avuto ripercussioni negative sulla capacità di studiare (37%) e più di uno su 4 sul proprio rendimento scolastico (27%).

I ragazzi, inoltre, si sentono stanchi (31%), incerti (17%), preoccupati (17%), irritabili (16%), ansiosi (15%), disorientati (14%), nervosi (14%), apatici (13%), scoraggiati (13%), emozioni che il 22% di loro non condivide con nessuno, neanche con amici e familiari.

Quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo è stato sicuramente un anno molto difficile per tutti, soprattutto per i ragazzi, che comunque hanno riscoperto il valore delle relazioni dal vivo rispetto al mondo virtuale: l’85% dei ragazzi intervistati afferma, infatti, di aver capito quanto sia importante uscire con gli amici, andare fuori e relazionarsi.

Il carico che grava sui ragazzi è molto pesante perché  si sono trovati a gestire scuola e relazioni a distanza e non è  stato facile per tutti, per questo è necessario agire subito con politiche efficaci che non permettano che i ragazzi si allontanino da scuola e che evitino che il loro futuro  venga compromesso.

 

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