Pubblicati da Istat i dati sulla produzione libraria e il numero dei lettori in Italia. Nel 2019 sono stati pubblicati in media 237 libri al giorno, quasi 1,3 libri ogni mille abitanti; di questi, due terzi sono novità (58,4%) e nuove edizioni (8,5%).
Il 40,0% della popolazione di 6 anni e più legge almeno un libro all’anno.
Tra i testi più pubblicati troviamo le opere scolastiche (11,4%) e quelle per ragazzi (10%): circa quattro copie stampate su dieci sono libri per la scuola (28,4% della tiratura) ed una su sei sono libri per ragazzi (16,1%).
Secondo i dati pubblicati nel 2019 rimane stabile rispetto all’anno precedente il numero di lettori di libri: sono il 40,0% delle persone di 6 anni e più. La quota più alta di lettori continua a essere quella dei giovani: 54,1% nel 2019 tra i 15 e i 17 anni, e 56,6% tra gli 11 e i 14 anni.
Le teen-ager risultano le lettrici più affezionate: oltre il 60% dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni ha letto almeno un libro nell’anno, la quota di lettrici scende sotto il 45% dopo i 55 anni, mentre per i maschi è sempre inferiore al 50% a partire dai 20 anni.
Si conferma lo stretto legame tra istruzione e territorio: il 71,9 dei laureati (dato in ribasso,75,0% nel 2015), e 46,1% dei diplomati leggono libri e solo il 25,9% di chi possiede al più la licenza elementare.
Il Nord mantiene il primato nella lettura: ha letto almeno un libro il 47,6% delle persone residenti nel Nord-ovest e il 48,1% di quelle del Nord-est ha letto almeno un libro, mentre al Sud la quota di lettori scende al 27,9%, per la Sicilia i dati parlano di un 25,9% e per la Sardegna di un 38,9%
L’abitudine alla lettura è molto più diffusa nei Comuni centro dell’area metropolitana, dove si dichiara lettore poco meno della metà degli abitanti (48,2%) mentre la quota scende al 36,0% nei Comuni con meno di 2mila abitanti.
La famiglia riveste un ruolo importantissimo per lo sviluppo dell’abitudine alla lettura: tra i ragazzi sotto i 18 anni legge il 77,4% di chi ha madre e padre lettori e solo il 35,4% tra coloro che hanno entrambi i genitori non lettori.
In particolare i lettori più piccoli (6-10 anni) risentono maggiormente della presenza della sola madre lettrice (58,9% legge) mentre dopo i 15 anni, nonostante nessuno dei due genitori legga, ben il 40,6% di questi ragazzi lo fa.
Nella Fase 1 della pandemia di Covid-19 la lettura ha avuto un forte sviluppo rappresentando la terza attività del tempo libero maggiormente svolta dopo la TV-Radio (93,6%) e i contatti telefonici/videochiamate con parenti ed amici (74,9%): la quota maggiore è sempre rappresentata dalle donne rispetto agli uomini (30,8% contro 22,7%).
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