Rapporto Siproimi 2019 sui Minori Stranieri non accompagnati

Il lavoro nazionale e locale rivolto all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati è particolarmente delicato perché attraverso questo si concreta la loro opportunità di far parte della vita sociale e di poter sperare in un futuro migliore.

Il Rapporto annuale Siproimi 2019 (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati), disponibile online sul sito della Fondazione Cittalia, conferma il costante aumento della presenza di minori stranieri non accompagnati che nel corso del 2019 sono complessivamente 4.752 (+22,6% rispetto al 2018 e +52% sul 2017).

Secondo quanto evidenziato nel rapporto, aumentano anche i progetti e i posti dedicati ai minori stranieri non accompagnati: nel corso del 2019 si registrano 4.255 posti (+21,6% rispetto al 2018 e +33,8% sul 2017), distribuiti su 166 progetti.

Secondo il rapporto la presenza maggiore dei ragazzi appartiene al  Gambia (649 minorenni, pari al 13,7%) e l’Albania (579 minorenni, 12,2%); seguono il Pakistan (8%), il Senegal (7,8%) e il Mali (6,8%).

Prevale la componente maschile: 4.586 ragazzi, pari al 96,5% degli accolti. Altri dati rivelano che i bambini e i ragazzi di età compresa tra zero e 13 anni rappresentano l’8%, i 14-15enni il 4,5%, gli adolescenti di 16-17 anni il 39% e i giovani di 18 o più anni il 55,7%.

Fondamentale è lo sforzo di ciascun soggetto coinvolto nel processo di inserimento e inclusione dei beneficiari, perché ciascuno è determinante per il superamento degli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dell’autonomia e alla piena realizzazione del progetto di vita dei migranti accolti.

Il ruolo del Servizio Centrale risulta fondamentale anche nell’attuale fase di emergenza dovuta alla pandemia. Sono stati adottati diversi provvedimenti, come ad esempio il prolungamento dei tempi di accoglienza nelle strutture per favorire una gestione capace di adeguarsi in velocità e duttilità alle esigenze straordinarie.

L’obiettivo è quello di sviluppare un modello che sia d’aiuto per una politica di gestione dei flussi migratori efficace e lungimirante.

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