Le nuove disuguaglianze al tempo del Covid-19: la situazione rimane critica per i minori.

A quasi un anno dall’inizio della pandemia gli studi e le ricerche sulle condizioni di bambini/e e ragazzi/e confermano che la ripresa dalla crisi non sarà uguale per tutti e che le disuguaglianze sono in continua ascesa e conferma.

Diversi sono stati nel corso dei mesi gli appelli volti a sottolineare che i minori rischiano di essere tra le principali vittime indirette della pandemia, perché non solo vedono aggravarsi le condizioni di povertà delle proprie famiglie ma si trovano a confrontarsi quotidianamente con altre importanti difficoltà prima fra tutte l’accesso all’istruzione.

Il Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza più  volte ha ribadito che ancora non si sta facendo abbastanza affinché bambini/e e ragazzi/e siano messi al centro dei programmi e delle politiche nazionali ed internazionali.

Si stima, a proposito, un aumento di 150 milioni di bambini nel mondo che si troveranno in condizioni di povertà nel solo 2020.

Il divario più preoccupante riguarda sicuramente il mondo della scuola, profondamente mutato a causa dell’emergenza sanitaria in corso: molti degli studenti, infatti, non hanno visto garantito o, nei casi più gravi, sono stati esclusi dal diritto di accesso alla scuola, a causa dei problemi legati alla connessione o alla mancanza della strumentazione necessaria.

Nel report relativo alle disuguaglianze digitali tra i bambini e tra le famiglie – curato da Con i Bambini – impresa sociale e Fondazione openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – si evidenzia che l’emergenza sanitaria ha acutizzato un divario digitale già esistente, andandosi a sommare ai tanti fattori di disuguaglianza già esistenti nell’ambito delle opportunità educative, non solo tra nord e sud del Pese ma anche tra aree metropolitane e piccoli Comuni. 

A quanto detto si deve aggiungere che lo stato di isolamento che molti adolescenti stanno ancora vivendo rischia di determinare un costo altissimo per il loro sviluppo e la loro crescita: disturbi d’ansia, irritabilità e cambiamenti dell’umore caratterizzano la condizione di molti adolescenti e bambini.

Occorre ripensare all’organizzazione dei servizi per i minori, aumentare gli investimenti e le misure dedicate all’infanzia e all’adolescenza per superare e contrastare l’attuale stato di frammentarietà e non lasciare le famiglie da sole ad affrontare difficoltà e fragilità.

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