15 maggio 2023 – Giornata internazionale delle famiglie

Il 15 maggio si celebra la Giornata internazionale delle famiglie, una ricorrenza istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione A/RES/47/237, per invitare a riflettere sull’importanza delle famiglie e sul fondamentale ruolo che rivestono all’interno di ogni società. Questa giornata rappresenta anche l’occasione per promuovere e diffondere una maggiore consapevolezza in merito ai processi sociali, economici e demografici che coinvolgono le famiglie a livello globale.

La famiglia costituisce una risorsa vitale per la società ed è anche il primario ed insostituibile ambiente in cui inizia a compiersi lo sviluppo di ogni essere umano.

L’importanza della famiglia nella vita di ogni bambino e ragazzo viene ribadita anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989: nel Preambolo si definisce la famiglia quale «unità fondamentale della società ed ambiente naturale per la crescita ed il benessere di tutti i suoi membri ed in particolare dei bambini» e si sottolinea che essa «deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività». Sempre nel Preambolo della Convenzione si afferma inoltre che: «il minore, ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità deve crescere in un ambiente familiare in un clima di felicità, di amore e di comprensione».

L’edizione 2023 della Giornata è dedicata al tema Tendenze demografiche e famiglie e mira ad accrescere la consapevolezza dell’impatto delle tendenze demografiche sui nuclei familiari. Si tratta di un tema strettamente connesso al fenomeno della sempre più crescente denatalità che interessa il nostro Paese.

A tal proposito, i dati pubblicati recentemente dall’Istat dipingono un quadro sconfortante, segnalando ancora una volta un calo della natalità in Italia.

In particolare, secondo gli ultimi dati presentati nel report dell’Istat “Indicatori demografici. Anno 2022”, il record più basso di nascite dai tempi dell’Unità d’Italia toccato nel 2021 è stato nuovamente superato nel 2022.

Nel 2022 si attesta così un nuovo minimo storico per numero di nuovi nati in Italia: i nati sono scesi a circa 393mila, con una diminuzione dell’1,9% rispetto alla soglia già altamente negativa registrata nel 2021.

Inoltre, nel report Istat si sottolinea che dal 2008 si è osservata una riduzione di ben 184mila nati, di cui circa 27mila concentrati dal 2019 in avanti.

«Questa diminuzione – si spiega nel report – è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano molto tanto il calo dimensionale quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni)».

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