Gli effetti della crisi economica sui minori: un milione di minori in più in povertà assoluta

L’emergenza sanitaria in corso porta con sé l’alto rischio di esacerbare le disparità sociali e di rendere ancora più profonda la posizione di marginalità di coloro che già nel periodo antecedente all’emergenza si trovavano in una condizione di precarietà economica e di svantaggio sociale, che ora viene ad assumere toni ancor più drammatici ed esasperati.

Ad esser colpiti dalla crisi e a pagarne lo scotto sono soprattutto i minori più vulnerabili, che vivono in contesti difficili o in nuclei familiari fragili, in quanto maggiormente esposti al propagarsi delle disuguaglianze educative e alle conseguenze della crisi economica che colpisce le loro famiglie.

Le misure di contenimento adottate per arginare il rischio di contagio hanno imposto l’arresto di diversi settori dell’economia, nonché l’interruzione di molte attività produttive e commerciali. Questa situazione sta determinando conseguenze devastanti, andando ad aggravare ulteriormente le condizioni di molte famiglie che già versavano in uno stato di difficoltà economica, di irregolarità o precarietà lavorativa.

La crisi economica innescata dall’emergenza in atto, di conseguenza, rischia di portare ad un consistente aumento del numero di minori in povertà assoluta, andando ad acuire un tasso che si presentava già drammaticamente alto prima dell’emergenza.

In Italia, infatti, i dati a disposizione sulla povertà economica dei minori, antecedenti alla pandemia, riferivano un quadro particolarmente critico e preoccupante, mostrando anche un progressivo peggioramento negli ultimi anni con percentuali che continuavano a crescere in maniera esponenziale.

Basti pensare che se nel 2008 un minore su 25 (il 3,7%) era in povertà assoluta, ossia non raggiungeva uno standard di vita dignitoso, a distanza di dieci anni si trovava in questa situazione un minore su 8 (il 12,6%). Precisamente, secondo i dati ISTAT, nel 2008 i minorenni in condizioni di povertà assoluta erano circa 375mila; nel 2018 si stima ammontassero a 1.260.000 (il 12,6% della popolazione di riferimento). Anche i dati sulla povertà relativa non offrono uno scenario più rassicurante: sempre nello stesso anno si attesta che a vivere in condizioni di povertà relativa erano 2.192.000 minori.[1]

Ne consegue che le persone di minore età che, ad oggi, versano in condizioni di povertà rappresentano una quota che raggiunge livelli decisamente elevati ed allarmanti; questo dato desta ancor più preoccupazione se si considera che il quadro descritto appare oggi particolarmente inasprito a fronte dell’emergenza del Covid-19 che ci troviamo a fronteggiare.

A tal proposito, Save the Children stima che in Italia, a causa degli effetti economici della pandemia, i minori in povertà assoluta rischiano di raddoppiare: un milione di bambini e ragazzi in più potrebbero rapidamente precipitare in condizioni di povertà assoluta, restando così esclusi da tutte quelle opportunità cui ogni bambino dovrebbe avere diritto.[2]

E’ evidente, allora, come l’emergenza sanitaria sta avendo un impatto drammatico sulle condizioni di vita di molti bambini e adolescenti, rischiando di aumentare a dismisura il peso delle diseguaglianze e, ancor più grave, di pregiudicare pesantemente il loro futuro.


[1] ISTAT (18 giugno 2019), Le statistiche dell’ISTAT sulla povertà. Anno 2018, disponibile su https://www.istat.it/it/files//2019/06/La-povert%C3%A0-in-Italia-2018.pdf

[2] Save the Children, Proteggiamo i bambini. Whatever it takes. L’impatto della pandemia sui bambini e sugli adolescenti in Italia e nel mondo, Ottobre 2020, disponibile su https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/proteggiamo-i-bambini-whatever-it-takes.pdf

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