1 Marzo – Giornata internazionale contro la discriminazione

Oggi, 1 Marzo, si celebra la Giornata internazionale contro la discriminazione (Zero Discrimination Day), un’occasione per trasmettere l’importanza di diffondere una cultura basata sull’uguaglianza e per sostenere il diritto di ciascun individuo di vivere con dignità una vita piena e realizzata, libera da ogni forma di discriminazione in base al genere, alla religione, all’età, all’orientamento sessuale, all’etnia culturale, alla provenienza geografica, alla lingua, alla disabilità e allo stato di salute.

L’evento è stato istituito a partire dal 2014 da Michel Sidibé, direttore esecutivo di UNAIDS, il Programma delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv, con l’intento di promuovere un’ampia sensibilizzazione sui temi della discriminazione.

La non discriminazione è un diritto umano fondamentale. La nostra Costituzione all’art. 3 sancisce che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Il principio di non discriminazione rappresenta, anche, uno dei quattro principi guida della Convezione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in base al quale si afferma che tutti i diritti sanciti dalla Convenzione si applicano a tutti i bambini e adolescenti senza distinzione del colore della pelle, della religione, della provenienza geografica e gli Stati sono chiamati ad impegnarsi nella tutela delle persone di età minore contro ogni forma di discriminazione.

Si legge all’art. 2 della Convenzione ONU: “Gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella presente Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza. Gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari.

Tale principio richiederebbe un radicale cambiamento rispetto ai pregiudizi, agli stereotipi e alle pratiche educative abituali nei confronti di ogni minore, ma in particolare di coloro che rischiano di essere più marginalizzati: disabili, stranieri, rifugiati.

L’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori è impegnato a costruire e promuovere una cultura dei diritti delle persone di minore età, realizzando i principi espressi nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e, di conseguenza, contrastando e denunciando le diverse forme di discriminazione da cui sono afflitti.

In occasione di questa giornata, la nostra attenzione va in particolare a tutti i bambini e ragazzi che, a seguito dell’emergenza sanitaria, si sono trovati vittime di discriminazione a causa della propria situazione personale e familiare.

Oggi cogliamo l’opportunità di ricordare anche l’importanza di promuovere il tema dell’inclusione e del ripudio di ogni forma di discriminazione soprattutto nel mondo della scuola, dove si assiste sempre più alla diffusione di episodi di emarginazione e bullismo. È fondamentale educare bambini e bambine, fin da primi anni dell’età scolare, contro ogni tipo di discriminazione, stimolando una maggior consapevolezza sul tema e favorendo una cultura rispettosa delle differenze.

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