Minori stranieri non accompagnati: Vademecum operativo per la presa in carico e l’accoglienza

Di recente, è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno il “Vademecum operativo per la presa in carico e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, elaborato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, con il supporto dell’Ufficio Europeo di Sostegno per l’Asilo (EASO) e il coinvolgimento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, del Servizio Centrale del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione), nonché dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

Il documento rappresenta un’utile guida e uno strumento di supporto per gli operatori che si occupano di minori stranieri non accompagnati (MSNA) e per tutti i soggetti impegnati, a vario titolo, nella presa in carico di questi minori e nell’erogazione dei servizi di prima accoglienza.

Rivolgendosi a coloro che, a diversi livelli, sono coinvolti nella gestione dei MSNA, il Vademecum offre indicazioni puntuali sulle procedure di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, a seguito di rintraccio sul territorio e di sbarco, attraverso un’accurata presentazione delle diverse fasi, degli attori responsabili e delle tempistiche, nonché delle buone prassi e raccomandazioni da seguire nelle prime fasi di accoglienza.

Nello specifico, il documento si compone di: una prima sintetica e generale descrizione del sistema di accoglienza dei MSNA, contenente, oltre all’indicazione dei vari riferimenti normativi presenti in materia, anche un quadro dei diritti e delle tutele che la normativa vigente riserva loro; due sezioni dedicate alle procedure di presa in carico dei minorenni a seguito di rintraccio sul territorio e di sbarco; le procedure e le azioni da compiere per la regolarizzazione e l’integrazione del minore; la gestione di casi di vittime di tratta degli esseri umani, corredata dalla presentazione delle diverse azioni e dalla proposta di buone prassi da mettere in pratica; una dettagliata illustrazione della Procedura Dublino, per la determinazione dello Stato membro responsabile dell’esame della domanda di protezione internazionale.

All’interno del documento sono, inoltre, contenuti alcuni appositi approfondimenti su aspetti specifici, dedicati al ruolo del tutore, alla conversione del permesso di soggiorno per minore età, al primo colloquio, alla cartella personale/sociale, alla valutazione del superiore interesse del minore, alle indagini familiari e alle vulnerabilità psicologiche-psichiatriche.

Richiamando alcuni concetti fondamentali riportati nel documento, si sottolinea, innanzitutto, che con l’espressione “minore straniero non accompagnato”, si intende “il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell’Unione europea che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell’ordinamento italiano” (art. 2, L. n. 47/2017, recante “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”).

Nell’ordinamento italiano, l’attuale sistema di accoglienza dedicato ai minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio nazionale è regolamentato dall’art. 19 del decreto legislativo n. 142/2015 (c.d. decreto accoglienza).

Nell’assetto vigente, il sistema di accoglienza per i MSNA, senza distinzione tra quelli richiedenti asilo/protezione internazionale e non, è articolato in due fasi che prevedono una fase di prima accoglienza in strutture governative ad alta specializzazione, per le esigenze di soccorso e di protezione immediata, e un’accoglienza di secondo livello nell’ambito del SAI – Sistema di accoglienza e integrazione (come ridefinito dal D.L. 130/2020, precedentemente SIPROIMI).

La prima accoglienza è assicurata presso centri, specificamente destinati ai minori,attivati dal Ministero dell’Interno e gestiti da quest’ultimo anche in convenzione con gli enti locali, finanziati con risorse a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI). Questi centri garantiscono servizi specialistici finalizzati al successivo trasferimento del minore in centri di secondo livello del SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione). In particolare, nelle strutture di prima accoglienza, il minore è accolto per il tempo strettamente necessario – in ogni caso non superiore ai trenta giorni – per l’espletamento delle prime formalità, quali: svolgimento delle procedure di identificazione, eventuale accertamento dell’età, nonché ricevere tutte le informazioni sui diritti ad esso riconosciuti, ivi compreso quello di richiedere la protezione internazionale, e sulle relative modalità di esercizio.

La seconda accoglienza, prevista nell’ambito della rete SAI, finanziata con il Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, fornisce al minore, mediante la costruzione di progetti individuali che tengono conto del suo vissuto e delle sue attitudini, gli strumenti volti al graduale raggiungimento della propria autonomia e della propria indipendenza lavorativa, sociale e culturale, con una specifica attenzione anche ai portatori di particolari vulnerabilità. La permanenza dei minori entro queste strutture è garantita fino al raggiungimento della maggiore età e per i sei mesi successivi, salvo ulteriori proroghe concesse per portare a termine il percorso di integrazione avviato; mentre, i richiedenti asilo sono ospitati fino alla definizione della loro domanda e, nel caso di riconoscimento della protezione internazionale, per il tempo riservato alla permanenza dei beneficiari.

Nel caso, poi, vi fosse una temporanea indisponibilità di posti nei centri di prima accoglienza o nei centri di seconda accoglienza, l’assistenza e l’accoglienza del minore sono temporaneamente assicurate dal Comune in cui quest’ultimo si trova. Qualora neanche il Comune riesca a garantire l’accoglienza nelle forme previste dalla legge, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di minori stranieri non accompagnati, è prevista anche la possibilità per il Prefetto di attivare strutture ricettive temporanee, esclusivamente per i minori con età superiore ai quattordici anni (chiamate “CAS minori”), per il tempo necessario al trasferimento nelle apposite strutture.

Sul tema, inoltre, si segnala che nel 2017 è stata approvata la legge n. 47/2017 recante “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, la quale ha permesso un importante passo in avanti verso il rafforzamento della protezione dei minori, definendo una disciplina organica tesa a implementare gli strumenti di tutela garantiti dall’ordinamento e ad assicurare maggiore omogeneità nelle prassi.

Infine, per quanto riguarda le dimensioni del fenomeno e le presenze sul territorio nazionale, secondo i dati resi noti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al 30 giugno 2020, risultavano presenti e censiti in Italia 5.016 minori stranieri non accompagnati (in netta prevalenza di genere maschile, il 95,3%), con un decremento del 31% rispetto allo stesso periodo di rilevazione dell’anno precedente e una diminuzione delle presenze ancora più forte, pari al 61,9%, rispetto a giugno 2018, quando ne erano stati segnalati 13.151.

Rispetto alla tipologia di accoglienza, invece, dei 5.016 minori presenti sul territorio italiano al 30 giugno 2020, il 94,3% è accolto presso strutture di accoglienza. Nello specifico, i MSNA accolti presso strutture di seconda accoglienza rappresentano l’83,7% del totale (4.199 in valori assoluti), mentre il 10,6 % dei minori è accolto in strutture di prima accoglienza (533 in valori assoluti). Il restante 5,7% dei minori ha trovato collocazione presso privati.[1]

Il Vademecum è disponibile qui.


[1] Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, Report di monitoraggio. Dati al 30 giugno 2020, disponibile su: http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Pagine/Dati-minori-stranieri-non-accompagnati.aspx

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