Dal 23 al 26 settembre 2021 presso l’opera del Colle Don Bosco (in Piemonte) si svolgerà il Campo 4: un momento di ritiro e riflessione per i giovani neo-maturati sino ai 29 anni.
Tema centrale che verrà trattato è l’approfondimento del Quadro di riferimento della PG, in particolare il capitolo sulla Comunità Educativo Pastorale ed Accompagnamento.
Nella giornata di sabato 25 settembre, si terrà l’Assemblea MGS (Movimento Giovanile Salesiano) con giovani animatori, laici impegnati, Sdb (Salesiani di don Bosco) e Fma (Figlie di Maria Ausiliatrice).
Tra gli ospiti dell’evento sarà presente anche il Prof. Avv. Andrea Farina – coordinatore dell’Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori –, il quale interverrà offrendo una riflessione sul tema dei diritti dei minori e sul valore della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
«Il riconoscimento dei diritti dei minori è avvenuto attraverso un progressivo processo di maturazione rispetto alla peculiarità minorile, accompagnato e sollecitato da importanti documenti internazionali, che hanno sostenuto il bisogno di protezione e valorizzazione dell’infanzia» afferma Farina.
Una tappa fondamentale di questo percorso è stata segnata dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata a New York dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, la quale rappresenta il primo strumento giuridico a carattere vincolante in materia di diritti delle persone di minore età, che conta anche il più alto numero di ratifiche.
Si tratta di un documento di assoluta importanza, poiché è lo strumento che ha racchiuso in un unico trattato i diritti civili, sociali, politici, economici e culturali e quindi il riconoscimento di tutta la vasta gamma dei diritti necessari per garantire il benessere dei bambini.
Ma soprattutto la Convenzione ha operato una trasformazione epocale nella considerazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e ha compiuto una vera e propria “rivoluzione culturale”, elevando la persona di minore età da oggetto di protezione a soggetto titolare di diritti, determinando così una rottura con il passato e gettando solide basi per costruire una “nuova” identità del minorenne, quale soggetto di diritto, attivo, partecipe.
Parteciperà all’evento anche il Dott. Renato Cursi – Segretario Esecutivo di Don Bosco International –, il quale proporrà alcune considerazioni sui giovani e sulla pastorale giovanile, a partire da uno sguardo al di fuori del contesto italiano, adottando un orizzonte di riferimento europeo.
«L’Italia in Europa è certamente il Paese della gioia della fede, espressione di un popolo di maestri, pionieri e testimoni della pastorale giovanile, eppure a livello sociale e istituzionale siamo tra i Paesi che più maltrattano i propri giovani. – sostiene Cursi – Come è possibile che i giovani, che la Chiesa considera un tesoro, siano le principali vittime della società italiana? Una serie di dati eloquenti, da quelli riferiti alla povertà educativa a quelli sul tasso di giovani NEET, sulle disuguaglianze generazionali, sull’assenza di mobilità sociale e sull’emigrazione giovanile verso altri Paesi europei, ci sfidano e ci mettono in discussione».
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