Pubblicata la traduzione italiana a cura di AGIA, UNICEF e CIDU del Commento Generale n. 26 del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia dedicato ai diritti dei minorenni e l’ambiente

La questione ambientale non è più rinviabile: se non si affrontano subito emergenza climatica, collasso della biodiversità e inquinamento dilagante, i diritti di bambini e ragazzi saranno a rischio, nel presente e soprattutto nel futuro prossimo. È questo il messaggio centrale richiamato nel Commento generale n. 26 sui diritti delle persone minorenni e l’ambiente, con particolare attenzione al cambiamento climatico, adottato dal Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e pubblicato lo scorso fine agosto.

Il Commento Generale n. 26, la cui stesura ha visto anche la collaborazione di oltre 16 mila minorenni provenienti da 121 Paesi, delinea contromisure volte a proteggere la vita e il futuro delle giovani generazioni, fornendo un’interpretazione completa degli obblighi degli Stati membri ai sensi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989.

In particolare, tra le misure specifiche che si richiede agli Stati di adottare vi sono: il miglioramento della qualità dell’aria; modifiche ai sistemi di agricoltura e pesca industriali per produrre alimenti sani e sostenibili; investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica. Gli Stati, inoltre, vengono esortati a favorire l’accesso dei minorenni a informazioni affidabili in materia, anche attraverso programmi scolastici volti a sensibilizzare circa le condizioni in cui vivono i coetanei colpiti da degrado ambientale e a far acquisire competenze necessarie ad affrontare le diverse implicazioni legate ai rischi ambientali.

Al fine di rendere possibile la più ampia diffusione del documento e delle sue raccomandazioni, anche tra bambine, bambini e adolescenti, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA), il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU) e l’Unicef Italia hanno curato la traduzione italiana del Commento n. 26 “Sui diritti delle persone minorenni e l’ambiente, con particolare attenzione al cambiamento climatico”, rendendo accessibile anche una versione child friendly.

Il testo tradotto è ora disponibile sui siti dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e dell’Unicef Italia.

“Tutti i bambini e i ragazzi hanno diritto a vivere in un ambiente sano e sostenibile – dichiara l’Autorità garante Carla Garlatti – Si tratta di un principio implicitamente contenuto nella Convenzione di New York del 1989 e collegato a tanti altri diritti fondamentali: alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, al più elevato standard di salute possibile, a un adeguato tenore di vita e all’istruzione”.

“Il degrado ambientale – continua Garlatti – rappresenta una forma strutturale di violenza contro i minorenni: può portare al collasso sociale delle famiglie e della comunità. È quanto mai urgente, quindi, che venga introdotta una valutazione dell’impatto che le politiche ambientali producono sui diritti delle persone di minore età. Anche perché scelte che oggi possono sembrare innocue, domani possono rivelarsi nefaste. Deve trattarsi inoltre di un approccio intergenerazionale, con l’impegno da parte delle istituzioni non solo ad ascoltare i minorenni bensì a promuoverne la partecipazione attiva, tenendo conto delle loro opinioni”. 

I testi del Commento generale n.26 e della versione child-friendly sono disponibili sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nella sezione “Pubblicazioni” o sul sito dell’Unicef Italia ai seguenti link: 

Commento Generale n.26 sui diritti dei minorenni in relazione all’ambiente
Commento Generale n.26 sui diritti dei minorenni in relazione all’ambiente/child-friendly

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