La chiusura delle scuole, così come di tutti gli spazi educativi e aggregativi che si è protratta per mesi, la restrizione della socialità, lo stato di isolamento sociale e il periodo di reclusione forzata hanno avuto un forte impatto su bambini e adolescenti e rischiano di determinare un costo altissimo per il loro sviluppo e la loro crescita.
Come ormai evidenziato da diverse ricerche condotte sul tema, l’uso prolungato della DAD per bambini e ragazzi ha avuto ricadute negative non solo sul piano dell’istruzione e sui processi di apprendimento, ma anche nello sviluppo delle competenze sociali, relazionali, emotive ed affettive, dal momento che sono state precluse loro importanti occasioni di incontro e di sperimentazione con i pari, in un’età cruciale in cui, invece, avrebbero fisiologicamente bisogno di relazioni significative per crescere.
Di fronte a questo, allora, è importante sfruttare al meglio le maggiori possibilità offerte dai mesi caldi, predisponendo una progettazione educativa per l’estate, non centrata solo sugli apprendimenti da recuperare, ma dove bambini e ragazzi possano incontrarsi, ritrovare uno spazio di socialità e ricevere un accompagnamento in questi tempi difficili.
Con la fine della scuola sempre più vicina e l’estate ormai alle porte, è finalmente arrivato il “Piano Scuola Estate 2021”, messo a punto dal Ministero dell’Istruzione, guidato dal ministro Patrizio Bianchi, in base al quale la scuola resterà aperta anche durante i mesi estivi e tutti gli studenti avranno l’occasione di partecipare, su base volontaria, ad una serie di iniziative ed attività che avranno luogo nel periodo compreso da giugno a settembre.
In sintesi, l’obiettivo principale del piano è quello di offrire a studenti e studentesse di ogni ordine e grado la possibilità di recuperare la socialità perduta in questi mesi di pandemia e rafforzare gli apprendimenti, non attraverso le consuete lezioni tradizionali, bensì usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (in materie come italiano, matematica e lingue straniere) e di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità e tutela ambientale.
Nelle intenzioni del ministro Patrizio Bianchi si tratta di creare «un ponte tra quest’anno e il prossimo».
Il ministro Bianchi ha sottolineato che «l’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità», di qui la scelta di predisporre un piano che consenta a bambini e ragazzi di potenziare gli apprendimenti e la socialità. Ha, inoltre, dichiarato: «Utilizzeremo questo periodo estivo per costruire un nuovo inizio. Riporteremo la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni. Stiamo lavorando insieme ai territori, alle associazioni, promuovendo i Patti educativi di comunità. Stiamo attivando un percorso di trasformazione ed evoluzione del nostro sistema di Istruzione, per dare vita a una scuola più accogliente, inclusiva, basata su apprendimenti personalizzati, parte integrante del tessuto sociale e territoriale. Una scuola “affettuosa”, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie».
Nel dettaglio, il piano del ministro Bianchi si struttura in tre diverse fasi:
- La prima fase, nel mese di giugno: sarà centrata sul potenziamento e rinforzo degli apprendimenti, mediante attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore.
- La seconda fase, nel periodo di luglio e agosto: riguarderà il recupero della socialità, per cui alle attività di potenziamento degli apprendimenti verranno affiancate attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a computing, arte, musica, vita pubblica, sport). Sono previsti moduli e laboratori di educazione motoria, gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, alla sostenibilità, all’imprenditorialità, nonché potenziamento della lingua italiana, della scrittura e delle competenze scientifiche e digitali. Queste attività si potranno svolgere in spazi aperti delle scuole ma anche del territorio, come teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni.
- La terza fase, prevista a settembre fino all’avvio delle lezioni scolastiche: sarà dedicata all’accoglienza, durante la quale proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio.
L’adesione degli studenti, delle loro famiglie e dei docenti sarà su base volontaria ed, inoltre, le attività previste dal piano e organizzate dagli istituti scolastici saranno complementari e integrate con quelle organizzate dagli Enti locali e nei Patti educativi di comunità.
Per quanto riguarda l’ammontare delle risorse economiche destinate alla realizzazione del Piano Scuola Estate 2021, il Governo ha messo a disposizione 510 milioni di euro, di cui: 150 milioni provengono dal decreto Sostegni e andranno direttamente alle scuole, in base al numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per istituto; 320 milioni arrivano dal PON per la scuola (risorse europee); i restanti 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative.
Le risorse stanziate saranno destinate prevalentemente alle aree più fragili del Paese: il 70% al Sud, il 10% al Centro ed il 20% al Nord.
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