Oggi, 28 maggio, si celebra la Giornata Mondiale del Gioco (World Play Day), per ricordare il valore e le potenzialità dell’attività ludica e per sottolineare l’importanza del gioco soprattutto nel processo di sviluppo dei bambini.
L’iniziativa è nata da un’idea di Freda Kim, all’epoca presidente dell’Associazione internazionale delle ludoteche (ITLA – International Toy Library Association), a Seoul nel 1998. Le Nazioni Unite hanno poi accolto e formalizzato la richiesta, fissando la celebrazione di questa Giornata nella data del 28 maggio, in onore del giorno in cui, nel 1987, si è costituita la International Toy Library Association.
Il gioco è un diritto fondamentale di tutte le bambine e i bambini, come sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
L’articolo 31 della Convenzione ONU, infatti, riconosce il diritto del bambino “al riposo ed al tempo libero, di dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età”.
Soprattutto durante l’infanzia, pertanto, ogni bambino dovrebbe avere il diritto di giocare: in questa fase di sviluppo il tempo dedicato al gioco assume una forte valenza e le attività ludiche andrebbero promosse fin dai primissimi anni di vita.
Il gioco rappresenta un aspetto fondante e centrale della crescita e della socialità che si dispiega a partire dall’infanzia.
Si tratta di un’attività essenziale per la formazione e il sano sviluppo di ogni bambino e, in particolare, per le sue future competenze sociali, emotive, cognitive, intellettuali, psicologiche e motorie.
I momenti ludici si caratterizzano quali occasioni informali, legati al divertimento e al piacere di stare insieme, e rappresentano uno strumento fondamentale che garantisce spazi di condivisione, espressione, sperimentazione, esplorazione e creatività.
Il gioco è anche un importante fattore di socializzazione, che favorisce l’interazione tra pari, l’aggregazione e l’inclusione sociale.
Attraverso il gioco, quindi, i bambini si esprimono, sperimentano, imparano, crescono, sviluppano conoscenze e abilità sociali, danno libero sfogo alla propria fantasia, immaginazione e creatività.
Durante quest’ultimo periodo, a causa della pandemia, è venuta meno la dimensione dell’incontro con l’altro e la possibilità di socializzazione. Bambine e bambini sono stati così costretti a rimodulare le proprie attività ludiche.
In questo momento, però, dove si prospetta sempre di più un ritorno alla normalità, il gioco può rappresentare un’importante occasione per recuperare la socialità perduta in questi mesi e vivere nuovi momenti di svago.
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