La guerra esplosa in Ucraina sta provocando conseguenze drammatiche, tra cui lo sfollamento di milioni di persone, in un quadro di profonda crisi umanitaria che cresce di giorno in giorno e che non ha precedenti nella recente storia europea.
A causa dell’escalation delle ostilità, la vita e la sicurezza di milioni di bambini, ragazzi e delle loro famiglie è a serio rischio e il numero di persone costrette a lasciare il Paese per sfuggire alla guerra continua ad aumentare.
Secondo quanto dichiarato da Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, dal 24 febbraio ad oggi, 4 milioni e 100 mila persone hanno lasciato l’Ucraina a causa della guerra e circa 6,5 milioni di persone sono sfollate all’interno del Paese.
Come rilevato dall’UNICEF e dall’UNHCR, i bambini rappresentano la metà di tutti i rifugiati della guerra in Ucraina: almeno 2 milioni di bambini sono fuggiti dall’Ucraina e hanno raggiunto i Paesi limitrofi come rifugiati e si stima che oltre 2,5 milioni siano sfollati interni in Ucraina.
I dati diffusi dall’UNICEF evidenziano che, da quando è iniziato il conflitto lo scorso 24 febbraio, i bambini costretti ad abbandonare la propria casa rappresentano più della metà del numero complessivo di minori stimati in Ucraina, pari a 7,5 milioni.
«La guerra ha causato uno dei più rapidi sfollamenti su larga scala di bambini dalla Seconda Guerra Mondiale. – ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell – Questo è un triste risultato che potrebbe avere conseguenze durature per le generazioni a venire. La sicurezza dei bambini, il loro benessere e l’accesso ai servizi essenziali sono tutti minacciati da una orribile violenza senza sosta».
Secondo quanto documentato dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, oltre 100 bambini sono stati uccisi e altri 134 sono stati feriti durante il conflitto in Ucraina, anche se il bilancio reale è probabilmente ben più elevato.
La guerra, poi, ha avuto ripercussioni devastanti anche sulle infrastrutture civili e sull’accesso ai servizi di base: nelle prime quattro settimane dall’inizio del conflitto, più di 500 scuole e 50 strutture sanitarie sono già state distrutte o danneggiate.
A tal proposito, Save the Children ha sottolineato come tra le più gravi conseguenze provocate dalla guerra, vi sia proprio l’interruzione dei percorsi di istruzione. Il conflitto in Ucraina, infatti, ha causato il danneggiamento o la distruzione di centinaia di edifici scolastici, compromettendo così l’istruzione di bambine e bambini e il loro stesso futuro. In particolare, secondo le stime diffuse da Save the Children, in Ucraina, ben 5,5 milioni di bambine e bambini sono stati privati della possibilità di andare a scuola: bambine e bambini a cui non solo è stato negato il diritto all’istruzione, ma che vivono anche nel costante terrore e nel concreto rischio di subire gravi danni fisici ed emotivi.
Gli attacchi alle scuole e ad altre strutture educative rappresentano una gravissima violazione contro bambine e bambini. Come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, tutti i bambini e le bambine hanno diritto a un’istruzione sicura.
«L’istruzione è sotto attacco in Ucraina. – ha dichiarato Pete Walsh, Direttore di Save the Children in Ucraina – Tutti gli studenti e gli insegnanti devono essere protetti dagli orrori di questa guerra. Le scuole dovrebbero essere luoghi di apprendimento sicuri per i bambini, sempre libere da attacchi. L’apprendimento non può e non deve essere messo da parte in tempi di crisi, è fondamentale per la protezione, la sopravvivenza e il futuro dei minori. L’accesso a un’istruzione sicura fornisce ai bambini stabilità e organizzazione durante un’emergenza».
Inoltre, come evidenziato dall’UNICEF, la crisi in corso ha drasticamente limitato l’accesso ad acqua e cibo: a distanza di un mese dall’inizio del conflitto, si stima che 1,4 milioni di persone non abbiano più accesso all’acqua potabile, 4,6 milioni di persone vi hanno un accesso limitato o sono a rischio di rimanerne tagliate fuori e più di 450.000 bambini tra i 6 e i 23 mesi necessitano di sostegno alimentare integrativo, non ricevendo un’alimentazione adeguata.
Insieme a questo, si registra anche una riduzione della copertura vaccinale, per le vaccinazioni di routine e per quelle infantili; il che potrebbe portare rapidamente a focolai di malattie prevenibili con i vaccini, soprattutto nelle aree sovraffollate dove la gente si rifugia dalla violenza.
Russell, richiamando l’attenzione sulla devastazione prodotta in poche settimane dalla guerra nei confronti dei minori in Ucraina, ha così affermato: «I bambini hanno urgente bisogno di pace e protezione. Hanno bisogno dei loro diritti. L’UNICEF continua a chiedere un cessate il fuoco immediato e la protezione dei bambini dai pericoli. Le infrastrutture essenziali da cui dipendono i bambini, compresi gli ospedali, le scuole e gli edifici che ospitano i civili, non devono mai essere attaccate».
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