Nella mattinata di lunedì 04 aprile 2022, a Potenza presso l’Università degli Studi della Basilicata, si è svolto l’incontro dal titolo “Contro il Silenzio: Vedo, Sento, Parlo!”, organizzato dall’Associazione Universitari Cattolici dell’Ateneo Lucano (UCAL), Formae Mentis e Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con Salesiani per il Sociale APS e Fondazione Antonino Scopelliti: un’iniziativa finalizzata alla promozione della cultura della legalità, attraverso l’incontro diretto con testimonianze di personaggi in primo piano nella lotta alla mafia.
Nel corso dell’evento è intervenuto anche il Presidente Salesiani per il Sociale APS, Don Francesco Preite, offrendo preziose sollecitazioni e focalizzando attraverso la sua riflessione tre elementi centrali per contrastare le mafie e favorire la legalità.
In particolare, Don Francesco Preite ha innanzitutto sottolineato l’importanza della collaborazione istituzionale con le associazioni e il volontariato e, invitando a diffidare da chi si erge a paladino della giustizia, ha dichiarato: «non esiste la giustizia dell’io; esiste invece la cultura del Noi, fatta di persone che pur credendo in un’ideale e in una propria vocazione, si mettono in collegamento con gli altri per costruire un’alternativa seria a contesti difficili».
Ha poi proseguito precisando che nei contesti difficili dove non si offrono possibilità e dove non vi sono scale mobili che permettono di prendere il famoso ascensore sociale, a volte l’unica possibilità di avere un’ascesa sociale è rappresentata proprio dal crimine organizzato; tanto che quando si incontrano i giovani e si chiede loro perché hanno compiuto determinati gesti, spesso le risposte pronunciate sono “volevo darmi un sogno” o “volevo realizzarmi”, e così si macchiano di delitti efferati.
Pertanto, Don Francesco Preite ha ribadito: «se da una parte c’è un crimine organizzato, dall’altra parte c’è una speranza che va organizzata; una speranza che è fatta del Noi, di una comunità che si prende cura soprattutto dei più fragili e oggi l’anello debole della nostra società sono proprio i giovani. Se non vi è una dimensione di contatto con le giovani generazioni, difficilmente sarà possibile dar loro un futuro diverso».
Nel corso del suo intervento, ha poi richiamato l’attenzione su un secondo aspetto centrale, affermando: «Le mafie si contrastano in due modi: senza dubbio l’azione e la repressione è fondamentale, ma se non c’è la prevenzione educativa e la prevenzione sociale difficilmente si riescono a contrastare le mafie».
Di qui, Don Francesco Preite ha posto l’accento sul ruolo della scuola e dell’istruzione, menzionando le celebri parole dette da tanti magistrati: “sarà un esercito di maestri a sconfiggere le mafie”.
L’istruzione e la formazione professionale possono essere un importante strumento e rappresentare l’alternativa a questi contesti, così come per i giovani più grandi diviene fondamentale il lavoro, che non è retribuzione bensì dare dignità e dare compimento alla vocazione di ogni uomo, realizzare qualcosa di bello per la comunità.
Infine, Don Francesco Preite ha messo in luce un terzo aspetto fondamentale, evidenziando che, seppur a volte, soprattutto in determinati contesti, non è semplice fronteggiare il crimine organizzato, è necessario fare delle scelte. L’essere neutri non rappresenta una scelta responsabile, poiché privilegia le scelte di crimine: chi è neutro o chi non prende parte favorisce chi vuole approfittarsi di un territorio, danneggiandolo. Di conseguenza, anche in giovane età, bisogna scegliere, bisogna avere la capacità di scegliere da che parte stare.
La scelta di impegnarsi per la legalità restituisce dignità, fa sentire di essere uomini e donne pienamente realizzati, poiché al servizio di un bene comune più forte, che va al di là di ciascuno, che c’era prima, c’è adesso e ci sarà e in questo modo si sta facendo un pezzo di strada insieme per costruire una parte di umanità migliore: questo significa scegliere.
«Allora, abbiate il coraggio di scegliere da che parte stare», è l’invito lanciato da Don Francesco Preite a conclusione del suo intervento.
La diretta dell’incontro è disponibile al seguente link: https://fb.watch/cc69lsSzz9/
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