Istat: nel 2022 nuovo record minimo di nascite in Italia, con 393mila nuovi nati

Prosegue il calo della natalità in Italia, segnando ancora una volta un record negativo: nel 2022, per la prima volta in oltre 160 anni dall’Unità d’Italia, i nati sono scesi sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a circa 393mila e definendo così un nuovo minimo storico di nascite.

Precisamente, nel 2022 si contano solo 392.598 nascite, 7.651 in meno rispetto al 2021 (-1,9%).

A segnalarlo è il nuovo report dell’IstatIndicatori demografici. Anno 2022”, pubblicato il 7 aprile 2023.

In base a quanto evidenziato nel report, dal 2008 (ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite) si è osservato un calo di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrati dal 2019 in avanti.

«Questa diminuzione – si spiega nel report – è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano molto tanto il calo dimensionale quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni)».

Dopo un leggero aumento rilevato tra il 2020 e il 2021, il numero medio di figli per donna nel 2022 si attesta a 1,24, tornando così al livello registrato nel 2020. «Prosegue quindi la tendenza alla riduzione dei progetti riproduttivi, già in atto da diversi anni nel nostro Paese, con un’età media al parto stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni».

La diminuzione del numero medio di figli per donna interessa sia il Nord sia il Centro, dove si attestano valori rispettivamente pari a 1,26 e 1,16 (nel 2021 erano 1,28 e 1,19). Al contrario, nel Mezzogiorno si riscontra un lieve aumento, con il numero medio di figli per donna che sale a 1,26 (rispetto a 1,25 dell’anno precedente). Come sottolineato nel report, si assiste pertanto a una riduzione delle differenze tra Nord e Mezzogiorno: il calo registrato nel Nord e l’aumento nel Mezzogiorno, infatti, fanno sì che nel 2022 i livelli di fecondità di queste due ripartizioni risultino uguali.

Per quanto riguarda invece l’età media al parto, questa appare leggermente superiore nel Nord e nel Centro (32,6 e 32,9) rispetto al Mezzogiorno (32,1).

Infine, secondo quanto riportato dall’Istat, la regione con la fecondità più elevata è il Trentino-Alto Adige, con un valore pari a 1,51 figli per donna; fanno seguito, pur registrando valori decisamente inferiori, la Sicilia e la Campania (rispettivamente 1,35 e 1,33). La Sardegna, invece, è per il terzo anno consecutivo l’unica regione con una fecondità al di sotto dell’unità (0,95%).

Il report completo è disponibile sul sito dell’Istat, al seguente link.

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