Il 23 maggio, come ogni anno dal 2002, si celebra la Giornata nazionale della legalità, volta a commemorare le vittime di tutte le mafie e ricordare le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio del 1992.
La data della ricorrenza è stata scelta simbolicamente e segna l’anniversario della Strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, in cui perse la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, uccisi in un tragico attentato sulla A 29 nei pressi dello svincolo per Capaci.
A distanza di neanche due mesi, il 19 luglio 1992, in via D’Amelio morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina, rimasti vittime di un’esplosione.
Questa ricorrenza non rappresenta solo una giornata di commemorazione, ma è anche un momento per sensibilizzare e soprattutto per riflettere su quanto accaduto, sul concetto stesso di legalità, sull’importanza della giustizia, sul rispetto delle regole e sul ruolo che ciascuno di noi può svolgere per costruire una società più giusta, più equa e più sicura.
In occasione di questa Giornata, si vuole ribadire che il rispetto della legalità è un valore fondamentale che deve essere preservato e promosso sempre e ovunque.
Di qui, l’importanza di educare le giovani generazioni e diffondere una cultura della legalità, quale elemento essenziale non solo per tenere viva e consegnare alle nuove generazioni la memoria di eventi drammatici che hanno segnato la storia del nostro Paese, ma anche per trasmettere ai più giovani messaggi, valori e principi fondamentali per il loro percorso di crescita e di inserimento nella società quali cittadini attivi e responsabili.
Nell’impegno per assicurare alla collettività un futuro migliore, allora, diviene fondamentale promuovere l’educazione alla legalità e investire nell’istruzione, soprattutto a partire dalla scuola.
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