Nell’arco dell’ultimo anno sono stati ben 387 i casi di tentato suicidio e ideazione suicidaria tra i più giovani, registrati all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’età media è di 15 anni e la stragrande maggioranza (il 90%) sono ragazze.
Inoltre, nel 2022 il numero di consulenze neuropsichiatriche effettuate al pronto soccorso della struttura ha raggiunto un totale pari a 1.580, rilevando così un forte incremento rispetto alle 155 del 2011. Ciò significa che ogni giorno almeno 4 bambini o ragazzi accedono in emergenza per problematiche mentali. Sempre nel 2022, i ricoveri nel reparto protetto di neuropsichiatria – all’interno del quale vengono gestiti i casi più complessi – sono stati 544 (con un aumento del 10%) e il 70% di queste ospedalizzazioni ha riguardato casi di ideazione suicidaria o di tentato suicidio.
I drammatici dati evidenziati provengono dall’Ospedale pediatrico di Roma.
“La depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi sono in aumento esponenziale da anni. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia” ha affermato il prof. Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e ordinario all’Università Cattolica.
“I problemi di salute mentale per cui i ragazzi vengono portati in urgenza in un pronto soccorso pediatrico sono sempre di più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. – ha poi aggiunto Vicari – È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza psicologica dei ragazzi che non va ignorata ma che non trova invece sufficiente ascolto e risposte adeguate”.
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