Il tutore volontario come risposta all’emergenza dei minori non accompagnati

 

Sono terminate nella notte le operazioni di soccorso dei 643 migranti giunti ieri al porto di Bari, a bordo della nave HMS ECHO della Marina britannica. Si tratta di persone provenienti prevalentemente dall’Africa Subsahriana. Le donne – informa la Prefettura – sono 147 e circa 70 i minori non accompagnati

Secondo la legge del 7 aprile 2017, n. 47, recante “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” (…)

Sono terminate le operazioni di soccorso dei 643 migranti giunti la notte scorsa al porto di Bari, a bordo della nave HMS ECHO della Marina britannica. Si tratta di persone provenienti prevalentemente dall’Africa Subsahriana. Le donne – informa la Prefettura – sono 147 e circa 70 i minori non accompagnati

Secondo la legge del 7 aprile 2017, n. 47, recante “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”. si applica al “minore straniero non accompagnato” è “il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell’UE che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell’ordinamento italiano”.

Tra i punti principali, oltre al colloquio e al riconoscimento, il divieto di respingimento, le indagini familiari, vi è la possibilità di poter diventare TUTORE VOLONTARIO.

Infatti per la prima volta in Italia e in Europa, viene messa a sistema la tutela dei minori stranieri non accompagnati, attraverso la figura del tutore volontario

 

 “Una figura importantissima – ha spiegato lAutorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano – che si pone l’obiettivo di incarnare una nuova idea di tutela legale: non solo rappresentanza giuridica ma figura attenta alla relazione con i bambini e i ragazzi che vivono nel nostro paese senza adulti di riferimento, capace di farsi carico dei loro problemi ma anche di farsi interprete dei loro bisogni e garante dei loro diritti. Privati cittadini, adeguatamente selezionati e formati e guidati dalla volontà di vivere una nuova forma di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva“

 

La funzione del tutore è gratuita e volontaria e la selezione – che avverrà attraverso la predisposizione di un bando pubblico e aperto –  si articolerà in tre fasi:

a. preselezione: i candidati saranno selezionati – con procedura di evidenza pubblica – sulla base dei titoli presentati nella domanda;

b. formazione: i candidati che soddisfino i requisiti previsti dal bando saranno ammessi alla procedura di formazione;

c. iscrizione nell’elenco dei tutori volontari: i candidati che abbiano portato a termine l’intera procedura di formazione, dopo avere prestato il proprio consenso, saranno iscritti nell’elenco dei tutori volontari istituito presso il Tribunale per i minorenni.

 

 

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.garanteinfanzia.org/news/minori-stranieri-non-accompagnati-bando-diventare-tutore-volontario

 

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