Stiamo assistendo alla più grande crisi alimentare globale del 21° secolo: in tutto il mondo più di 5,7 milioni di bambini sotto i cinque anni rischiano di morire di fame e altri 13 milioni di bambini e ragazzi under 18 si trovano di fronte a un’estrema scarsità di cibo. È il drammatico allarme lanciato da Save the Children.
L’Organizzazione internazionale segnala con preoccupazione che, a differenza degli ultimi decenni, la fame e la malnutrizione sono in aumento, fenomeno che sta mettendo a repentaglio la vita di milioni di bambini e bambine per le molte famiglie che faticano ad assicurare ai propri figli cibo nutriente a sufficienza.
La concomitanza data dalla pandemia di Covid-19, dai conflitti e dalla crisi climatica ha portato i tassi di fame e malnutrizione a un livello mondiale mai toccato prima. Se non si interverrà subito, migliaia di bambini rischieranno di morire, invertendo così decenni di miglioramenti.
Per evitare questa catastrofe, Save the Children ha sollevato il suo più grande appello, con l’obiettivo di raccogliere 130 milioni di dollari nei prossimi mesi.
Secondo l’analisi condotta da Save the Children sui dati della scala di Classificazione Integrata della sicurezza alimentare (IPC – Integrated Phase Classification), circa 41 milioni di persone sono sull’orlo della carestia, mentre entro la fine di quest’anno, altri 150 milioni potrebbero raggiungere la povertà estrema.
Nel 2020, ben 45 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni erano deperiti, ma, senza un intervento immediato, questa allarmante soglia rischia di aumentare ulteriormente, coinvolgendo altri 9,3 milioni di bambini.
- La Repubblica Democratica del Congo rappresenta il paese con il più elevato numero di bambini sotto i cinque anni che soffre di carenza alimentare a livelli emergenziali, per un totale di 1,1 milione di bambini.
- In Yemen, sono circa 700.000 i bambini di età inferiore ai cinque anni affetti da gravi carenze alimentari. Inoltre, in Yemen così come in Burkina Faso si registra un incremento del 10% circa dei livelli di fame.
- In Afghanistan quasi mezzo milione di bambini è costretto a patire la fame estrema e quasi un bambino su due sotto i cinque anni (3,1 milioni di bambini) si trova in condizione di malnutrizione acuta e ha bisogno di cure salvavita.
- In Siria, i livelli di fame, tra il 2019 e la fine del 2020, hanno visto un incremento del 56%, con due persone su tre nel paese che necessitano di cibo o mezzi di sussistenza.
Save the Children, inoltre, avverte che, anche se le carestie non sono dichiarate ufficialmente, molti più bambini perdono la vita per malattie come effetto diretto dell’estrema insicurezza alimentare e malnutrizione, quali polmonite, diarrea e malaria; malattie che, in larga misura, al giorno d’oggi potrebbero essere curate e prevenibili se i leader mondiali e le organizzazioni umanitarie agissero rapidamente.
Pertanto, di fronte a questa drammatica situazione, Save the Children esorta i governi a finanziare interamente i piani di risposta umanitaria e a sostenere i programmi di protezione sociale e i servizi sanitari e nutrizionali per i bambini, che comprendano il trattamento della malnutrizione acuta.
Tuttavia, per fermare realmente questa situazione e per porre fine alla fame nel mondo e alla crisi della malnutrizione, la comunità internazionale deve affrontare le cause profonde dell’insicurezza alimentare e nutrizionale. Non basta mitigare gli effetti più gravi del Covid-19, ma solo mettendo fine al conflitto globale, affrontando la crisi climatica e il cambiamento dei sistemi alimentari, nonché costruendo sistemi e comunità più resilienti sarà possibile evitare questa emergenza nei prossimi anni.
Si tratta di una fondamentale sfida umanitaria che oggi non può più essere ignorata.
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