I numeri della povertà in Italia: dati Istat 2020. In forte aumento la povertà assoluta, un milione 337mila i minori colpiti

La pandemia, come è stato più volte denunciato, ha avuto pesanti ricadute sulle condizioni economiche e sociali delle persone, andando ad aggravare un quadro che si presentava particolarmente critico già prima dell’emergenza sanitaria.

Le stime definitive della povertà per l’anno 2020, diffuse dall’Istituto nazionale di statistica lo scorso 16 giugno, confermano che, dopo il miglioramento registrato nel 2019, nell’anno della pandemia la povertà assoluta è tornata a crescere nel nostro Paese, raggiungendo il valore più elevato dal 2005.

Secondo i dati contenuti nel nuovo report sulla povertà 2020, sono oltre due milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,7%), per un totale di oltre 5,6 milioni di individui (il 9,4% della popolazione italiana), con un incremento considerevole rispetto all’anno precedente, quando l’incidenza era pari, rispettivamente, al 6,4% e al 7,7%.

I dati rilevano che l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta rimane più elevata nel Mezzogiorno (9,4%, contro l’8,6% del 2019), mentre la crescita più ampia si registra nel Nord, dove la povertà familiare passa dal 5,8% del 2019 al 7,6% (oltre 218mila famiglie in più). Quindi, se nel 2019 le famiglie povere erano quasi egualmente distribuite al Nord (43,4%) e nel Mezzogiorno (42,2%), nel 2020 la percentuale al Nord raggiunge il 47% contro il 38,6% del Mezzogiorno, con una differenza in termini assoluti di 167mila famiglie.

Nell’anno della pandemia, inoltre, l’incidenza della povertà assoluta risulta più consistente tra le famiglie con un maggior numero di componenti: si attesta al 20,5% tra quelle con cinque e più persone, all’11,2% tra quelle con quattro e all’8,5% tra quelle composte da tre persone.

La situazione, poi, appare particolarmente critica se i figli conviventi, specialmente se minori, sono più di uno (l’incidenza passa dal 9,3% delle famiglie con un solo figlio minore al 22,7% di quelle che ne hanno da tre in su) e tra le famiglie monogenitore.

Il peggioramento più decisivo rispetto al 2019 si registra proprio per le famiglie monogenitore (l’incidenza passa dall’8,9% all’11,7%), ma anche per le coppie con un figlio (dal 5,3% al 7,2%) e con due figli (dall’8,8% al 10,5%).

Aumenta anche l’incidenza tra i cittadini stranieri residenti che sale dal 26,9% del 2019 al 29,3%, per un totale di un milione e 500mila individui.

Nel 2020, i minori in povertà assoluta toccano la cifra record di un milione e 337mila (il 13,5%), ossia ben 200mila in più rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, bisogna precisare che i dati a disposizione sulla povertà economica dei minori in Italia, antecedenti alla pandemia, già riferivano una situazione piuttosto drammatica, mostrando anche un progressivo peggioramento negli ultimi anni con percentuali che continuavano a crescere a dismisura.

Certamente, l’emergenza scatenata dal Covid-19 non ha fatto altro che inasprire la condizione di molti minori, aggravando ulteriormente il trend negativo.

A fronte di un generale peggioramento delle condizioni dei minori, inoltre, i dati Istat rivelano che, rispetto al 2019, i livelli di crescita più elevata si attestano soprattutto al Nord (passando dal 10,7% al 14,4%) e nel Centro (dal 7,2% al 9,5%).

Ad essere colpite maggiormente sono le fasce d’età dei 7-13 anni (14,2%) e dei 14-17 anni (13,9%, in aumento).

Nel nostro Paese, le famiglie con minorenni in povertà assoluta sono oltre 767mila, con un’incidenza dell’11,9% (9,7% nel 2019). Per queste famiglie si registra una maggiore criticità anche in termini di intensità della povertà (pari al 21% contro il 18,7% del dato generale). Ne consegue che oltre a essere più spesso povere, le famiglie con minori versano anche in condizioni di disagio più marcato.

Un fattore che incide fortemente sulla condizione socio-economica della famiglia riguarda la cittadinanza: si trovano in condizione di povertà assoluta il 28,6% delle famiglie con minori composte solo da stranieri, contro l’8,6% delle famiglie con minori di soli italiani.

Infine, per quanto riguarda i dati sulla povertà relativa, si stima che siano poco più di 2,6 milioni le famiglie colpite (il 10,1%), per un totale di circa 8 milioni di persone (13,5%). Sia a livello familiare che individuale, si segnala una riduzione dell’incidenza della povertà relativa rispetto al 2019, i cui valori passano, rispettivamente, dall’11,4% dell’anno precedente al 10,1% del 2020 e dal 14,7% al 13,5%.

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