Crisi alimentare in Sud Sudan: 7,2 milioni di persone sull’orlo della carestia e 1,4 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta

Il Sud Sudan, al decimo anniversario della sua nascita, avvenuta il 9 luglio 2011, sta attraversando la peggiore crisi alimentare di sempre: circa 7,2 milioni di persone (pari al 60% della popolazione) soffrono la fame e sono sull’orlo di una carestia, tra cui anche milioni di bambini.

Nel Paese, rispetto allo stesso periodo di 10 anni fa, la quota di persone in grave pericolo di fame è aumentata del 50%.

A denunciarlo è Save the Children, avvertendo che questa situazione rischia di peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi a causa della violenza in corso, degli alti prezzi alimentari, degli shock climatici e degli ostacoli all’accesso umanitario.

Le cifre attuali sulla fame rilevano che 2,47 milioni di persone si trovano a livelli di emergenza di insicurezza alimentare (IPC 4) e 31.000 persone sono esposte a livelli catastrofici di insicurezza alimentare (IPC 5) o condizioni vicine alla carestia.

Preoccupano soprattutto i dati relativi ai minori. A tal proposito, si stima che siano circa 1,4 milioni i bambini che soffrono già di malnutrizione acuta; si tratta della cifra più elevata dal 2013.

Si segnala, inoltre, un numero crescente di bambini che arrivano alle cliniche in situazioni potenzialmente letali: solo negli ultimi tre mesi, Save the Children ha diagnosticato 7.342 casi di neonati con malnutrizione acuta grave, di cui 4.219 sono stati ricoverati in ospedale per il trattamento.

La malnutrizione porta con sé gravi ripercussioni, in quanto può provocare un arresto della crescita, ostacolare lo sviluppo mentale e fisico, aumentare il rischio di sviluppare altre malattie e alla fine anche la morte.

Save the Children, di recente, aveva già lanciato un importante allarme sugli oltre 5,7 milioni di bambini sotto i cinque anni che rischiano di morire di fame in tutto il mondo, dichiarando che stiamo assistendo alla più grande crisi alimentare globale del 21° secolo.

Di fronte a questa drammatica situazione, per permettere ai bambini di guardare verso un futuro migliore, l’Organizzazione internazionale chiede al governo del Sud Sudan di frenare la violenza comunitaria e accelerare l’attuazione dell’accordo di pace; ai governi donatori di finanziare interamente il Piano congiunto di risposta umanitaria per il Sud Sudan e di investire in schemi di protezione sociale e servizi per i bambini; alla comunità internazionale di affrontare le cause profonde della grave insicurezza alimentare, tra cui trovare una soluzione sostenibile al conflitto, affrontare il cambiamento climatico globale e costruire comunità più resilienti.

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