Nel corso della mattinata di ieri, 18 novembre 2021, si è svolto presso l’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma il convegno dal titolo “Una società che ascolta. Le nuove sfide per la partecipazione dei minorenni”, promosso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia.
Al centro del convegno, il tema della promozione della partecipazione e dell’ascolto dei minorenni ai processi che li riguardano. Un tema di assoluta importanza, in quanto rappresenta uno dei quattro principi fondamentali della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989, sancito dall’art. 12, il quale garantisce il diritto del minore ad esprimere liberamente le sue opinioni su ogni questione che lo interessa, ad essere ascoltato e che le sue opinioni siano debitamente prese in considerazione, tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.
Obiettivo centrale dell’evento è stato sviluppare una riflessione sui processi di partecipazione delle persone di minore età, in un’ottica evolutiva adeguata ai tempi attuali, nei contesti di vita che sono loro più vicini, come la scuola, la famiglia, i servizi e le istituzioni; una preziosa occasione per fare il punto sulle esperienze maturate e sulle nuove prospettive dell’ascolto e della partecipazione delle persone di minore età.
«Forme di partecipazione ci sono, ma non sono regolamentate. Immagino quindi un’Italia nella quale nessuna decisione che coinvolga i bambini e i ragazzi venga presa dalle istituzioni senza prima averli ascoltati e senza aver tenuto in adeguata considerazione le loro opinioni»: sono queste le parole di auspicio pronunciate dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Nel corso dell’incontro, Carla Garlatti ha lanciato il “Manifesto sulla partecipazione dei minorenni”, presentando le sue proposte concrete, rivolte alle istituzioni, per la realizzazione di una partecipazione attiva e immediata dei minorenni.
Le raccomandazioni indicate nel documento sono articolate in cinque punti.
Al primo punto, l’Autorità garante raccomanda alle istituzioni di accompagnare ogni futura scelta – di carattere generale, normativo o programmatorio – che interessi anche indirettamente i minorenni con iniziative volte a garantirne la partecipazione diretta, chiamando poi a tener in adeguata considerazione dei risultati di tali forme di partecipazione;
La seconda indicazione riguarda l’introduzione di una normativa che disciplini e sostenga – con risorse adeguate – la partecipazione attiva dei minorenni alle scelte di carattere generale che li riguardano.
Si invita poi il Governo a mettere a disposizione una piattaforma online ad hoc per le consultazioni di minorenni.
Alle scuole di ogni ordine e grado, si chiede di prevedere l’inserimento, all’interno dell’offerta formativa scolastica, della partecipazione attiva dei minorenni come elemento dell’insegnamento di educazione civica, nonché come metodologia e pratica educativa.
In ultimo, si sollecita il legislatore ad istituire la Giornata nazionale della partecipazione delle persone di minore età, al fine di monitorare l’effettiva applicazione di tale diritto, di sensibilizzare sul tema e di promuoverne la cultura e la consapevolezza.
Oltre all’Autorità garante Carla Garlatti, il convegno ha visto anche la partecipazione di ministri ed esperti. Tanti gli interventi, ricchi di stimoli, che si sono susseguiti, tra cui quello del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, della ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone e della presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia Licia Ronzulli.
Per guardare la diretta del convegno: Video del convegno
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