22 aprile – Giornata Mondiale della Terra. La responsabilità collettiva di tutelare il Pianeta per consegnare alle nuove generazioni un futuro migliore e più sostenibile

Il 22 aprile ricorre la Giornata Mondiale della Terra (l’Earth Day), la più grande manifestazione ambientale dedicata al pianeta Terra in cui milioni di persone in tutto il mondo si uniscono per celebrare la salvaguardia del nostro Pianeta e la difesa dell’ambiente.

L’Earth Day, giunta quest’anno alla sua 52° edizione, è nata inizialmente con l’obiettivo sottolineare la necessità di conservare le risorse naturali della Terra e di promuovere una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente e delle sue risorse; ma nel tempo è diventata anche un’importante occasione per informare ed educare circa le tematiche ambientali.

La prima celebrazione risale al 1970 quando 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per manifestare in difesa della Terra, in seguito al disastro ambientale, avvenuto nel 1969, causato dall’enorme fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California. Si trattò di un tragico incidente che devastò la costa uccidendo migliaia di animali e arrivando a scuotere le coscienze di tutto il mondo.

Questo appuntamento rappresenta un momento per riflettere a livello globale sullo stato di salute del nostro Pianeta e sulla attuale crisi climatica, nonché per ribadire l’importanza di agire contro il cambiamento climatico e promuovere la sostenibilità.

Questa fondamentale ricorrenza è anche un’occasione per sollecitare una sensibilizzazione che renda le persone più responsabili, per accrescere la consapevolezza ambientale, per sostenere ed incoraggiare azioni e comportamenti più equi a livello sia individuale che collettivo e riaffermare con forza che è dovere di tutti prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo.

Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è «Investi nel nostro Pianeta» (Invest in our Planet): una spinta ad agire con coraggio per proteggere la nostra salute e l’ambiente, a innovare e costruire fin da subito un futuro più sostenibile e prospero per tutti, impegnandosi, sempre di più, a ripensare le proprie abitudini di consumo quotidiane e investendo nel Pianeta e nelle generazioni future.

Proprio in occasione di questa giornata, vogliamo infatti ricordare che ciascuno di noi può compiere ogni giorno dei piccoli gesti per aiutare e contribuire a salvaguardare il nostro Pianeta, come ad esempio ridurre i consumi, limitare gli sprechi di tutti i giorni, non usare la plastica, riciclare se possibile gli oggetti, fare attenzione alla raccolta differenziata, rispettare la natura e non inquinarla, prediligere una mobilità più sostenibile evitando l’uso dell’automobile.

Ogni individuo, infatti, può giocare un ruolo significativo nel rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. È necessario, allora, che tutti diano il proprio contributo al cambiamento e si impegnino in prima persona, adottando nella vita quotidiana atteggiamenti responsabili e promuovendo pratiche sostenibili a tutela del nostro Pianeta.

A tal proposito, per favorire la creazione di una società più sostenibile e inclusiva per tutti, diviene fondamentale trasmettere anche a bambini e ragazzi un’adeguata educazione ambientale, stimolandoli a riflettere sulle proprie azioni e ad assumere comportamenti responsabili, rendendoli consapevoli dell’impatto e delle conseguenze delle proprie azioni sull’ambiente, sensibilizzandoli alla sostenibilità ambientale, insegnando loro il rispetto per l’ambiente e che anche i piccoli gesti possono fare la differenza.

La sfida ambientale è oggi universalmente riconosciuta come una delle più impegnative e allo stesso tempo urgenti e cruciali sfide dei nostri tempi.

Si tratta di una responsabilità fondamentale da assumere per il futuro del nostro Pianeta, nonché nei confronti delle attuali e delle prossime generazioni.

In questo senso, sono tanti gli allarmi provenienti dagli esperti del settore che pongono l’accento sull’emergenza climatica, tra cui si segnala l’appello lanciato dall’IPCC (il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite) nella prima parte del suo sesto Assessment Report, pubblicato il 9 agosto 2021, con il quale si avverte che che l’emergenza climatica è a un passo dall’irreversibilità. Le conseguenze dell’innalzamento delle temperature per l’uomo saranno drammatiche e a pagarne il prezzo saranno soprattutto i bambini e i più giovani. Si tratta di un vero e proprio “codice rosso per l’umanità”, che non lascia più alcun dubbio sulla necessità di intensificare urgentemente gli sforzi e agire subito per evitare la catastrofe climatica.

Oggi, allora, è arrivato il tempo della consapevolezza, soprattutto verso le generazioni più giovani, che soffrono di più l’impatto delle crisi climatiche e ambientali.

Come evidenziato nel rapporto dell’UNICEF, dal titolo “The Climate Crisis Is a Child Rights Crisis. Introducing the Children’s Climate Risk Index“, circa un miliardo di bambini – quasi la metà dei 2,2 miliardi di bambini presenti in tutto il mondo – vive in uno dei 33 Paesi classificati come “a rischio estremamente elevato” per il clima, ma quasi ogni bambino del pianeta è a rischio per almeno uno dei pericoli legati alla crisi climatica e ambientale.

Di conseguenza, se attualmente la crisi climatica sta già mettendo a rischio un miliardo di bambini e bambine, occorre ribadire che gli effetti negativi interessano con forza tutte le giovani generazioni. Il cambiamento climatico è, infatti, una sfida globale che coinvolge ogni essere umano.

La crisi climatica rappresenta una crisi dei diritti dei minori, in quanto compromette l’accesso all’aria pulita, al cibo, all’acqua, all’istruzione, mette a repentaglio la salute e la vita di bambine e bambini, arrivando a minare il loro stesso diritto alla sopravvivenza ed, in quanto tale, costituisce una seria minaccia per il presente e soprattutto per il futuro delle attuali e delle prossime generazioni.

Di fronte a questo, allora, diviene fondamentale invertire la rotta per contenere le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici in corso ed impegnarsi con serietà e determinazione a salvaguardare il nostro Pianeta, in modo da proteggere le nuove generazioni ed assicurare a tutti i bambini e le bambini un futuro migliore e più sostenibile.

«Noi non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli»

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