Quarto Rapporto di monitoraggio sul sistema della tutela volontaria dell’AGIA: MSNA in aumento e tutori volontari in lieve calo

È online, sul sito della tutela volontaria dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Quarto Rapporto di monitoraggio sul sistema della tutela volontaria, riferito all’arco temporale che va dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Secondo quanto emerge dal Rapporto, nel 2021, si registra un aumento dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, con un incremento del 73% rispetto all’anno precedente; al contempo però rimane sostanzialmente stabile, seppure in leggero calo (-0,35%), il numero dei tutori volontari iscritti negli elenchi dei tribunali per i minorenni.

In particolare, come riportato nel Rapporto, al 31 dicembre 2021, i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio nazionale, censiti dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si attestano a 12.284, con un trend in crescita (erano 7.080 nello stesso periodo del 2020 e 6.054 nel 2019).

Analogamente agli anni precedenti, tra questi ultimi, si conferma una prevalenza della popolazione maschile (9 su 10 sono maschi); la maggior parte sono diciasettenni (il 62,1%) e accolti per lo più nel sud e nelle isole dove si concentrano oltre la metà dei minori stranieri non accompagnati (55,48%): la Sicilia, da sola, ne accoglie il 28% (pari a 3.466 minori).

Dal 6 maggio 2017 – data di entrata in vigore della legge n. 47 del 7 aprile 2017 – al 31 dicembre 2021, risultano attivati e conclusi complessivamente 93 corsi di formazione per aspiranti tutori volontari, di cui 18 organizzati dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza

Il numero totale dei tutori volontari iscritti negli elenchi istituiti presso i tribunali per i minorenni al 31 dicembre 2021 è pari a 3.457 (con una lieve diminuzione rispetto ai 3.469 del 2020), residenti in prevalenza nelle circoscrizioni dei tribunali per i minorenni di Roma (439), Venezia (309), Milano (305), Torino (268) e Palermo (208).

In riferimento alle principali caratteristiche socio-anagrafiche dei tutori volontari, nel 2021 si conferma la prevalenza del genere femminile (il 67,09%, contro il 32,91% del genere maschile); la classe d’età predominante resta quella tra i 46 e i 60 anni, che raggiunge il 41,70% del totale dei tutori volontari. Tuttavia, si segnala un aumento dei tutori di età inferiore ai 36 anni: in particolare, la classe 18-24 anni passa dallo 0% nel 2020 all’11,55% nel 2021. Emerge poi una netta prevalenza di tutori volontari in possesso del titolo universitario (65,18%) e si evidenzia che la maggior parte dei tutori volontari (il 73,31%) ha un’occupazione.

Complessivamente, gli abbinamenti tutore-minore straniero accettati nel 2021 sono stati 5.737. I motivi principali per cui i tutori volontari iscritti negli elenchi non hanno accettato le proposte di abbinamento sono: problemi di lavoro, motivi personali e/o di salute, mancanza di risorse personali, lontananza del domicilio del minore. Inoltre, tra le motivazioni non presenti in elenco, ma identificate sotto la voce “Altro”, sono ricorrenti l’eccessivo carico di tutele, il raggiungimento di tutele massime, la preferenza per nazionalità del minore, l’allontanamento precoce del minore, le esperienze negative e l’emergenza sanitaria.

Infine, rispetto alla collocazione dei minori stranieri coinvolti nella tutela volontaria, si rileva che la maggior parte dei minori abbinati a un tutore è collocata in strutture di accoglienza, mentre si riduce lievemente la percentuale dei minorenni in affido familiare, passando dal 3% all’1%.

Il Rapporto completo è consultabile, sul sito della tutela volontaria dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, alla sezione dedicata.

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