Approvato il V Piano Nazionale Infanzia: al via l’iter per la sua adozione definitiva

Il 21 maggio 2021 l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza ha approvato il Quinto Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (il cosiddetto Piano Nazionale Infanzia), uno strumento programmatico e di indirizzo che risponde agli impegni assunti dall’Italia per dare attuazione ai contenuti della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei suoi Protocolli Opzionali.

Si tratta di un importante documento che racchiude le linee strategiche fondamentali e gli impegni concreti che il Governo intende perseguire per promuovere e implementare un’adeguata politica a favore dell’infanzia e dell’adolescenza.

Un rilevante elemento di novità riguarda il percorso di progettazione e di stesura del documento. Il nuovo Piano, infatti, è il risultato di un lavoro di coprogettazione, che ha visto il coinvolgimento del terzo settore, società civile, associazioni, soggetti pubblici e privati, esperti, università e ricerca; ma soprattutto, per la prima volta, è stato previsto anche il contributo e la partecipazione dei ragazzi, per affermare pienamente il loro protagonismo.

Il coinvolgimento di questi ultimi è avvenuto grazie ad una ricerca – promossa dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti – che ha permesso di raccogliere i punti di vista e le suggestioni di ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 12-17 anni, in merito ai temi che sono stati oggetto di attenzione da parte dell’Osservatorio nazionale nell’elaborazione del Piano. In particolare, il lavoro si è articolato su due livelli: una consultazione tramite un questionario online proposto a gruppi classe, dislocati nelle principali aree metropolitane e in alcuni contesti più marginali, e un approfondimento qualitativo mediante focus group con alcuni gruppi vulnerabili. Dai risultati dei 2 mila questionari raccolti e dei 9 focus group organizzati, si è evinto che ragazzi e ragazze condividono le priorità e i temi individuati dall’Osservatorio nazionale nel V Piano, pur preservando forti preoccupazioni verso il futuro e la consapevolezza delle difficoltà familiari.

Il Piano promuove azioni innovative e di rafforzamento nei confronti dei soggetti di minore età e i suoi contenuti si integrano con i diritti e le strategie internazionali ed europee a favore dei minori, in particolare: la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989; gli Obiettivi Onu di sviluppo sostenibile – Agenda 2030; la Strategia dell’Unione europea sui diritti dei minori 2021-2024; il Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (European Child Guarantee).

Nello specifico, il nuovo Piano è articolato su tre assi strategici: Educazione, Equità, Empowerment. Per ciascuna delle tre aree d’intervento sono stati identificati 4 obiettivi generali e una serie di azioni specifiche, per un totale di 12 obiettivi generali e 31 azioni.

Tra le azioni indicate per il settore “Educazione”, ad esempio, si sottolinea:  il potenziamento dell’accessibilità nella fascia di età 0-6; un protocollo operativo per la fruizione degli spazi scolastici in orario extrascolastico; un servizio di psicologia scolastica; l’implementazione dei programmi sulle life skills.

Alla sezione “Equità” si richiamano azioni quali: la revisione degli strumenti per il contrasto della povertà materiale nei nuclei familiari con minorenni; l’estensione del servizio di refezione scolastica; l’incentivazione del processo di digitalizzazione; l’individuazione di livelli essenziale per la rete di protezione e inclusione sociale.

Tra le azioni previste per l’area “Empowerment” si leggono: la formazione sul tema della partecipazione; la ricognizione dei patti educativi di comunità e l’elaborazione di linee di indirizzo nazionale sulla comunità educante; lo sviluppo e l’integrazione dei sistemi informativi sull’infanzia e sull’adolescenza.

Per l’adozione definita del Piano si dovrà rispettare ora un iter ben preciso: a seguito della predisposizione e dell’approvazione da parte dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, il Piano dovrà dapprima ricevere il parere dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, sentita poi la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e la Conferenza unificata, sarà sottoposto alla deliberazione del Consiglio dei ministri e, infine, giungerà al Presidente della Repubblica, il quale lo adotterà con un decreto.

Per approfondimenti si rimanda al sito del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Rispondi

Up ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: