In ottemperanza all’articolo 11 della legge n. 47 del 7 aprile 2017, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha portato a termine il terzo monitoraggio nazionale di rilevazione statistica sullo stato di attuazione del sistema della tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia, riferito all’arco temporale che va dal 1° luglio 2019 al 31 dicembre 2020.
I dati della Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali rilevano che sono 7.080 i minori stranieri non accompagnati presenti e censiti sul territorio italiano al 31 dicembre 2020 (erano 6.054 nello stesso periodo del 2019).
Secondo quanto emerso nel terzo Rapporto di monitoraggio, dal 6 maggio 2017, data di entrata in vigore della legge n. 47/2017, al 31 dicembre 2020 sono stati attivati e conclusi complessivamente 80 corsi di formazione per gli aspiranti tutori volontari, di cui 17 organizzati dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Gli aspiranti tutori volontari selezionati sono stati 3.255. Di questi 2.944 hanno effettivamente iniziato un corso per diventare tutore volontario: il 90% (2.649 persone) ha concluso i corsi; solo il 7,4% non ha raggiunto la soglia di frequenza richiesta o superato i test finali; il 75% (2.202 persone) ha espresso il proprio consenso ad essere inserito negli elenchi istituiti presso i tribunali per i minorenni.
Al 31 dicembre 2020, i tutori volontari iscritti negli elenchi istituiti presso i tribunali per i minorenni risultano essere in totale 3.469, con un aumento rispetto alla precedente rilevazione, che al 30 giugno 2019 ne aveva registrati 2.965.
Analizzando le principali caratteristiche socio-anagrafiche di questi ultimi, si evidenzia che tre tutori volontari su quattro sono donne (la percentuale di donne è del 75,1% contro il 24,9% degli uomini).
Il 66% dei tutori volontari ha un’età superiore ai 45 anni (contro il 62% della precedente rilevazione), con un picco del 41.8% nella classe d’età 46-60 anni.
La maggior parte dei tutori volontari è occupata (nel 77.9% dei casi) e svolge o ha svolto, per lo più, una professione intellettuale o scientifica. La quota di tutori pensionati, invece, resta costante tra il 10 e l’11%.
In merito al titolo di studio, si tratta prevalentemente di persone con un elevato livello d’istruzione: il 77.3% dei tutori volontari è laureato e il 21,2% è in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore; mentre continua ad apparire del tutto residuale la percentuale dei tutori volontari con un basso o bassissimo titolo di studio (1.6%).
Il Rapporto completo è consultabile sul sito della tutela volontaria al seguente link.
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