Minorenni e informazione: aggiornata la Carta di Treviso contenente le regole deontologiche dei giornalisti a tutela di bambini e ragazzi, le raccomandazioni dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza

Lo scorso 6 luglio 2021 il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog) ha approvato l’aggiornamento della Carta di Treviso, documento deontologico fondamentale per i giornalisti italiani che detta le regole relative alla corretta trattazione delle informazioni riguardanti i minorenni. Tali norme si applicano a «giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti e a chiunque, anche occasionalmente, svolga attività pubblicistica» e sono volte a proteggere tutti i minorenni quando sono oggetto di informazione.

Dopo aver ottenuto la presa d’atto dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, il documento è ora entrato in vigore.

La Carta, varata e approvata per la prima volta nel 1990 dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) – d’intesa con Telefono Azzurro e con Enti e Istituzioni della Città di Treviso – già revisionata nel 2006, ha conservato i principi cardine e si è adeguata ai profondi cambiamenti intervenuti nel mondo dei media. 

In merito ai nuovi contenuti della Carta, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha evidenziato alcuni significativi passi avanti, specificando che nella versione aggiornata del documento è stato rafforzato l’obbligo di tutela dell’anonimato e della riservatezza del minorenne attraverso una più accurata precisazione degli elementi ritenuti in grado di contribuire all’identificazione del minorenne; per la prima volta è stata articolata in modo dettagliato la disciplina applicabile alle fasi di raccolta e diffusione delle notizie, finora priva di regolamentazione; si prevede che il minorenne vada interpellato soltanto quando le informazioni che può fornire siano essenziali alla ricostruzione degli eventi.

Infine, è «significativo – sottolinea Garlatti – il fatto che resta comunque in capo al giornalista la responsabilità di valutare se la pubblicazione sia o meno nel concreto interesse del minore e non produca conseguenze negative nei suoi confronti, a prescindere dall’eventuale consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale».

Per ribadire l’importanza di rispettare i contenuti della nuova Carta, la quale prevede nuovi strumenti a tutela degli under 18, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha diffuso una nota in cui afferma: «non è sufficiente sanzionare: occorre proteggere bambini e ragazzi prima. Un intervento successivo – che sia sanzionatorio, interruttivo o risarcitorio – non sarebbe sufficiente a riparare i danni subiti dal minorenne, per il quale, peraltro, le conseguenze possono protrarsi a lungo».

Per questo, l’Autorità garante ha, quindi, raccomandato al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana di intraprendere attività di sensibilizzazione, formazione e monitoraggio dell’applicazione del nuovo documento deontologico.

Tali indicazioni sono riportate nel parere che l’Autorità garante ha formulato l’estate scorsa sulla bozza della Carta, redatta da un gruppo di lavoro al quale hanno preso parte anche due rappresentanti dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, in qualità di osservatori.

Per maggiori informazioni, si rimanda sul sito dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, alla notizia dedicata.

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