La situazione dei bambini e delle bambine in Ucraina: a rischio la vita e il benessere di 7,5 milioni di minori

Il conflitto in Ucraina rappresenta una seria e reale minaccia per la vita e il benessere di tutti i bambini e le bambine che vivono nel Paese.

Come affermato da Save the Children, sono almeno 7,5 milioni i minori in Ucraina, di cui oltre 400mila vivono nella zona orientale, ossia nell’area più a rischio del Paese, e hanno già subito le conseguenze di otto anni di tensioni e violenze.

Questa nuova drammatica escalation del conflitto pone in condizione di grave pericolo tutti i bambini, rischiando di aggravare la loro condizione materiale e psicologica e mettendo seriamente a repentaglio la loro vita, la loro salute e il loro benessere.

Senza dubbio, bambini e bambine pagheranno un prezzo molto alto a causa di questo conflitto: danni fisici, forte disagio psicologico e sfollamento sono solo alcune delle conseguenze immediate che i bambini si troveranno ad affrontare a seguito dell’intensificarsi del conflitto.

In questo momento drammatico, migliaia di minori sono stati costretti a lasciare le loro case per trovare riparo in rifugi o stanno fuggendo nei Paesi limitrofi insieme ai propri genitori.

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’UNHCR – l’Agenzia ONU per i Rifugiati – dall’inizio del conflitto, il numero di persone rifugiate in fuga dall’Ucraina è ora salito a 368mila.

Bambine e bambini, oltre a rischiare conseguenze sulla salute e gravi traumi psicologici da guerra, rischiano di divenire vittime innocenti degli scontri. L’escalation militare in Ucraina, inoltre, porta inevitabilmente alla diminuzione dei servizi essenziali per l’infanzia e impatta sull’accesso ai beni essenziali, quali ad esempio servizi educativi e sanitari.

La guerra provoca sempre effetti disastrosi e drammatici per tutti i bambini e le bambine, obbligandoli a lasciare le proprie case o a fuggire dal proprio paese, costringendoli a patire la fame, tagliandoli fuori dall’educazione, esponendoli al rischio concreto di subire violenze di vario genere, con gravissime ripercussioni anche per la loro salute fisica e mentale, impedendo loro di vivere una vita normale e dignitosa, distruggendo i loro sogni e compromettendo il loro futuro.

Si tratta di un’esperienza che strappa per sempre dalle mani dei bambini l’infanzia che gli spetterebbe e viola i loro diritti più fondamentali, privandoli della possibilità di sentirsi protetti e al sicuro, nonché minando alla radice le loro opportunità di studiare e crescere coltivando le proprie aspirazioni, come ogni bambino al mondo dovrebbe poter fare.

La guerra rischia così di avere effetti anche a lungo termine sulla vita e sullo sviluppo dei minori, lasciando profondi traumi e gravi ripercussioni sulla salute mentale dei più piccoli.

Come ribadito da Save the Children, gli eventi di guerra producono conseguenze che alterano per sempre il vissuto dei bambini, con ricadute psicologiche devastanti che vanno ben oltre lo stress post-traumatico.

Per questo, Save the Children chiede urgentemente a tutte le parti in conflitto di concordare un’immediata cessazione delle ostilità in Ucraina, per salvaguardare la vita e il benessere dei 7,5 milioni di bambini che vivono nel Paese. Questo è l’unico modo per tutelare i bambini dalla violenza e da altre violazioni dei loro diritti.

“Ci sono cose da fare ogni giorno:

lavarsi, studiare, giocare,

preparare la tavola

a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:

chiudere gli occhi, dormire,

avere sogni da sognare,

orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,

né di giorno, né di notte,

né per mare, né per terra:

per esempio, la guerra.”

(Gianni Rodari)

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