18 dicembre 2022 – Giornata Internazionale dei Migranti

Il 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei Migranti, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2000.

La data della ricorrenza è stata simbolicamente scelta nel giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dieci anni prima, nel 1990, adottò la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie; un documento entrato in vigore nel 2003, ma non ancora ratificato dall’Italia né dal resto dei Paesi europei.

La Convenzione riconosce la particolare condizione di vulnerabilità dei lavoratori migranti promuove condizioni di lavoro e di vita dignitose e legittime. Inoltre, offre la definizione internazionale di “lavoratore migrante” e stabilisce standard internazionali per il trattamento dei migranti e delle loro famiglie, fornendo al tempo stesso una guida per l’attuazione di politiche nazionali in materia di migrazione basate sul rispetto dei diritti umani, sul contrasto alla discriminazione e ad ogni forma di abuso o sfruttamento.

Negli ultimi anni, i conflitti, l’insicurezza e gli effetti del cambiamento climatico hanno fortemente contribuito al movimento forzato sia all’interno dei paesi che oltre i confini. Milioni di persone sono state così costrette a lasciare il proprio Paese d’origine a causa di conflitti, guerre, violazioni dei diritti umani e povertà.

A tal proposito, il World Migration Report dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) stima che, a livello globale, nel 2020 circa 281 milioni di persone erano migranti internazionali, il 3,6% della popolazione mondiale. Come testimoniano i dati raccolti, il numero stimato di migranti internazionali è cresciuto negli ultimi 50 anni: il totale stimato di 281 milioni di persone che vivono in un Paese diverso da quello di nascita nel 2020 è aumentato di 128 milioni rispetto al 1990 (153 milioni) ed è oltre tre volte il numero stimato nel 1970 (84 milioni).

«Oggi, oltre l’80% dei migranti del mondo attraversa le frontiere in modo sicuro e ordinato. Questa migrazione è un potente motore di crescita economica, dinamicità e comprensione. Ma la migrazione irregolare lungo rotte sempre più pericolose, spesso regno crudele dei trafficanti, continua ad avere un prezzo terribile. Negli ultimi otto anni, almeno 51.000 migranti sono morti e altri migliaia sono scomparsi» ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nel suo Messaggio diffuso in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, continuando: «Dietro ad ogni numero c’è un essere umano: una sorella, un fratello, una figlia, un figlio, una madre o un padre. I diritti dei migranti sono diritti umani. Tali diritti devono essere rispettati senza discriminazioni e indipendentemente dal fatto che il loro migrare sia forzato, volontario o formalmente autorizzato. Dobbiamo fare tutto il possibile per prevenite la perdita di vite umane, come imperativo umanitario e obbligo morale e legale»

In occasione di questa Giornata, il nostro pensiero va anche ai tanti minori stranieri non accompagnati (MSNA), privi di protezione ed esposti ad innumerevoli pericoli, con il rischio di divenire vittime di tratta, sfruttamento o abusi.

Secondo i dati resi noti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al 30 novembre 2022 erano 20.032minori stranieri non accompagnati presenti e censiti in Italia, in crescita rispetto alle 11.159 presenze rilevate nello stesso periodo del 2021 e ancora di più rispetto a novembre 2020 quando ne erano stati segnalati 6.601.

Tra questi, in merito alla distribuzione di genere, si osserva una prevalenza della componente maschile (l’85,1% sono maschi); mentre in riferimento alla classe d’età predominante si evidenzia che coloro che hanno compiuto 17 anni rappresentano il 44,2%.

Per quanto riguarda i principali Paesi di provenienza dei minori stranieri non accompagnati vi sono: l’Ucraina (5.073 minorenni, pari al 25,3%) e l’Egitto (4.862, il 24,3%); fanno seguono la Tunisia (9,1%), l’Albania (6,8%), il Pakistan (5,2%), l’Afghanistan (4,4%), il Bangladesh (3,3%), la Costa D’Avorio (3,2%) e il Gambia (3%).

Tra le regioni di accoglienza, invece, al primo posto si colloca la Sicilia (che accoglie il 20,1% dei MSNA); seguono la Lombardia (14,2%), la Calabria (11,7%) e l’Emilia-Romagna (8,8%).[1]

Rispetto agli arrivi via mare, invece, secondo gli ultimi dati resi noti dal Ministero dell’Interno nell’ambito del Cruscotto Statico Giornaliero, al 12 dicembre 2022 risultavano giunti in Italia 12.100 minori stranieri non accompagnati, contro i 10.053 arrivati a fine 2021 e i 4.687 del 2020.[2]


[1] Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, Report mensili Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) in Italia, consultabili al link: http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Pagine/Dati-minori-stranieri-non-accompagnati.aspx

[2] Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Cruscotto Statistico Giornaliero, disponibile al link: http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/it/documentazione/statistica/cruscotto-statistico-giornaliero

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