26 giugno 2023 – Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga. L’importanza di ascoltare e sostenere i giovani: l’appello dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza

Il 26 giugno si celebra la Giornata internazionale contro l’abuso ed il traffico illecito di droga, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tramite la Risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987, con l’intento di rafforzare l’azione e la cooperazione per raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dall’abuso di droga.

Il tema scelto per l’edizione 2023 della ricorrenza è Le persone al primo posto: fermare lo stigma e la discriminazione, rafforzare la prevenzione (People first: stop stigma and discrimination, strengthen prevention) e mira a sensibilizzare sull’importanza di trattare le persone che fanno uso di droghe con rispetto ed empatia, nonché a combattere lo stigma e la discriminazione nei loro confronti promuovendo un linguaggio e atteggiamenti rispettosi e non giudicanti.

In riferimento al consumo di sostanze illegali da parte dei più giovani, gli ultimi dati disponibili, relativi al 2021 e contenuti nella “Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia – Anno 2022”, pubblicata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga, mostrano che il 17,8% degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni (circa 459mila) ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso del 2021, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (nel 2020 era il 19%, nel 2019 il 25,9%).

Inoltre, secondo i dati della Relazione nel 2021 il 24,1% degli studenti (pari a 621mila) ha assunto almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita, anche qui in calo rispetto al 26% del 2020 e al 33,9% del 2019.

Analizzando nel dettaglio le tipologie di sostanze consumate nella vita, la cannabis rimane la sostanza illegale maggiormente utilizzata: il 23,7% degli studenti ha dichiarato di averne fatto uso almeno una volta nella vita e il 17,7% nell’arco del 2021. Oltre la metà degli studenti che hanno consumato cannabis (il 51,7%) riferisce di aver avuto il primo contatto tra i 15 e i 16 anni, il 31,4% a 14 anni o meno, mentre il restante 16,9% dopo il compimento dei 16 anni. Prendendo in considerazione gli studenti che l’hanno utilizzata durante il 2021, si evidenzia che nella maggior parte dei casi (91%) è stata l’unica sostanza consumata. Sempre tra questi, oltre 100mila studenti (il 22,3%) risultano avere un consumo definibile “a rischio”, con una percentuale più alta tra i ragazzi rispetto alle ragazze.

La seconda tipologia di sostanze più utilizzate è rappresentata dalle Nuove Sostanze Psicoattive – NPS (assunte almeno una volta nella vita dal 4,8% degli studenti). Seguono, nella classifica delle sostanze psicoattive più consumate, i cannabinoidi sintetici (4,1%), la cocaina (2,3%); meno diffusi gli allucinogeni e gli stimolanti (1,5%) e ultimi gli oppiacei (i cui consumi interessano l’1% degli studenti).

In occasione di questa Giornata, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha dichiarato: “La prevenzione è la chiave per un futuro dei nostri giovani libero dall’uso di droghe ed altre dipendenze. L’educazione sui rischi e sulle conseguenze dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti è essenziale per comprendere gli effetti negativi sulla salute e le ricadute sulle relazioni“.

Ponendo poi l’accento sull’importanza dell’empatia e di un ascolto attento e privo di giudizio, l’Autorità garante ha ribadito che per i giovani sapere di avere accanto in famiglia o a scuola persone pronte ad ascoltarli, comprenderli e supportarli può fare la differenza, sottolineando: “Creare un legame solido, basato sulla fiducia, serve a evitare che i ragazzi cerchino altrove le soluzioni alle loro preoccupazioni e agiscano impulsivamente alla ricerca di stimoli esterni“.

Infine, Carla Garlatti ha concluso: “Insegnare ai ragazzi a sviluppare la propria autostima e accrescere la fiducia in sé stessi riduce i fattori di rischio e può aiutarli a resistere alle pressioni ed essere più consapevoli delle loro scelte“.

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