È stata recentemente approvata un’integrazione alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia sul tema dei diritti dei bambini in relazione all’ambiente digitale (“Children’s Rights in relation to the digital environment”)[1], presentata il 24 marzo 2021 in una conferenza online dedicata, che ora diviene a tutti gli effetti parte integrante della Convenzione ONU, aggiornandone e facilitandone l’interpretazione delle norme.
Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia ha, infatti, elaborato un nuovo documento-guida incentrato sulla realizzazione dei diritti dei bambini nell’ambiente digitale, che integra i diritti dell’infanzia online nel quadro più ampio della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia: uno strumento rivoluzionario che segna un traguardo significativo, un vero e proprio punto di svolta in relazione all’ambiente digitale e che stabilisce un nuovo standard internazionale per i diritti dei bambini in un mondo digitale.
A partire dalla considerazione che l’ambiente digitale sta assumendo sempre più centralità in molti aspetti della vita dei bambini, anche durante i periodi di crisi, nel documento si sottolinea l’importanza di garantire che i minori traggano vantaggio dal coinvolgimento con l’ambiente digitale, mitigando i possibili danni associati, anche per coloro che si trovano in situazioni di svantaggio o di vulnerabilità.
In merito a questo, nel testo si afferma, innanzitutto, che i diritti di ogni bambino devono essere rispettati, protetti e garantiti sia online che offline e che i bambini dovrebbero avere accesso a contenuti e informazioni digitali adeguati alla loro età, rilevanti per le loro vite e responsabilizzanti, nonché potenziati da un’ampia varietà di fonti affidabili.
Si tratta di un autorevole e articolato documento, che risulta particolarmente attuale alla luce di questo contingente periodo di pandemia, contrassegnato da smart working, didattica a distanza e consistente utilizzo di dispositivi tecnologici. Lo scopo è quello di fornire uno strumento per attuare la Convenzione e i diritti in essa sanciti in un contesto, come quello odierno, in cui le tecnologie digitali hanno assunto un ruolo preponderante all’interno delle nostre società. Tale strumento è, infatti, particolarmente necessario, poiché i bambini crescono in un mondo sempre più connesso in cui la tecnologia ha impatti criticamente significativi e ineluttabili sulle loro vite.
Il documento è stato adottato il 2 marzo 2021, a seguito di un lungo processo consultivo avviato nel marzo 2019, che ha visto una grande partecipazione di Stati, organizzazioni intergovernative, istituzioni nazionali per i diritti umani, società civile, accademici, gruppi di bambini e adolescenti. La stesura del documento, infatti, ha richiesto un laborioso lavoro di preparazione: i contenuti sono il frutto di una rielaborazione dei rapporti dei vari Stati membri, di una giornata di discussione generale sui media digitali e i diritti dei bambini, della giurisprudenza sul tema, di consultazioni internazionali con esperti, nonché della stessa consultazione, mediante laboratori partecipativi, di oltre 700 bambine e bambini provenienti da 28 Paesi di tutto il mondo, ai quali è stato chiesto di condividere le proprie esperienze, opinioni e speranze per un Internet più sicuro e inclusivo.
Il documento mette in luce e aumenta la consapevolezza dei rischi che i bambini affrontano online, ma anche delle opportunità che l’ambiente digitale offre loro, invitando tutti i responsabili del settore pubblico e privato ad agire per affrontarli.
In particolare, il documento chiarisce in che modo le tecnologie digitali influenzano l’intera gamma dei diritti dei bambini in modo positivo e negativo; affronta diverse questioni tra cui i loro diritti alla privacy, alla non discriminazione, alla protezione, all’istruzione, al gioco; spiega come gli Stati parti dovrebbero attuare la Convenzione in relazione all’ambiente digitale, fornendo indicazioni sulle misure legislative, politiche e di altro tipo per promuovere, rispettare, proteggere e realizzare tutti i diritti dei bambini nell’ambiente digitale; precisa i ruoli e le responsabilità delle imprese, dei genitori, degli educatori e dei bambini stessi.
All’interno del documento si afferma che gli Stati e le autorità preposte devono tener conto della ricerca sugli effetti delle tecnologie digitali sullo sviluppo dei bambini, in particolare durante i picchi di crescita neurologica critici della prima infanzia e dell’adolescenza, garantendo agli operatori in tutti i settori un’adeguata formazione a riguardo. In particolar modo, i genitori dovrebbero essere aiutati a raggiungere un giusto equilibrio tra protezione e autonomia del bambino, esercitando e privilegiando una genitorialità positiva, rispetto al divieto o al controllo.
Il Comitato ONU raccomanda, inoltre, agli Stati membri di adottare solide misure legislative e amministrative per proteggere i bambini da contenuti dannosi e fuorvianti; i bambini dovrebbero anche essere protetti da tutte le forme di violenza che si verificano nell’ambiente digitale.
Un’altra questione centrale trattata nel documento riguarda la privacy e i modi in cui le aziende utilizzano i dati personali dei bambini. A tal proposito, il Comitato ONU ha sottolineato l’importanza di proteggere la privacy dei bambini in ogni momento; i bambini e i loro genitori dovrebbero essere in grado di accedere facilmente ed eliminare i dati archiviati dalle autorità pubbliche o da società private.
Gli Stati dovrebbero anche garantire che le imprese rispettino i diritti dei bambini, nonché prevenire e porre rimedio agli abusi dei loro diritti in relazione all’ambiente digitale. In particolare, per quanto riguarda pubblicità e marketing, si afferma che gli Stati parti dovrebbero proibire per legge il profiling o il targeting di bambini di qualsiasi età per scopi commerciali sulla base di una registrazione digitale delle loro caratteristiche reali o dedotte. Infine, dovrebbero anche essere vietate dall’impegno diretto o indiretto con i bambini le pratiche basate sul neuromarketing, l’analisi emotiva, la pubblicità immersiva e la pubblicità in ambienti di realtà virtuale e aumentata per promuovere prodotti, applicazioni e servizi.
Il documento sui diritti dei bambini in relazione all’ambiente digitale è disponibile qui.
[1] General Comment no. 25 (2021) on children’s rights in relation to the digital environment, disponibile su: https://tbinternet.ohchr.org/_layouts/15/treatybodyexternal/Download.aspx?symbolno=CRC%2fC%2fGC%2f25&Lang=en
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