V Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza: approvato il testo definitivo e firmato dal Presidente della Repubblica il decreto di adozione del nuovo Piano

Lo scorso 21 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato il testo definitivo del 5° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva.

A seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri, in data 25 gennaio 2022, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il proprio decreto di adozione del Piano, trasmesso ora agli organi di controllo competenti per la registrazione.

Il documento, approvato dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza il 21 maggio 2021, ha inoltre ottenuto i pareri positivi dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e della Conferenza Unificata, completando così il percorso di approvazione a norma dell’articolo 1, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 103.

Si conclude così l’iter per l’adozione definitiva del nuovo Piano, il cui testo finale accoglie le osservazioni formulate. Seguirà ora la fase di attuazione e successivo monitoraggio del Piano, cui contribuiranno, insieme all’Osservatorio, anche le ragazze e i ragazzi tra i 12 e 17 anni di età che hanno partecipato alle consultazioni durante la fase di elaborazione del Piano stesso.

Il nuovo Piano è, infatti, il risultato di un intenso lavoro di coprogettazione, che ha visto anche il coinvolgimento del terzo settore, società civile, soggetti pubblici quali amministrazioni centrali, enti pubblici e territori, soggetti privati, esperti, università e ricerca. Inoltre, per la prima volta, è stato previsto anche il contributo e la partecipazione di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni, grazie ad una ricerca – promossa dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti – che ha permesso di raccogliere i loro punti di vista in relazione ai temi che sono stati oggetto di attenzione da parte dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza nella stesura del Piano. In particolare, il lavoro si è articolato su due livelli: una consultazione tramite un questionario online proposto a gruppi classe, dislocati nelle principali aree metropolitane e in alcuni contesti più marginali, e un approfondimento qualitativo mediante focus group con alcuni gruppi vulnerabili.

Il Piano è uno strumento programmatico e di indirizzo che individua gli interventi prioritari a favore dei soggetti in età evolutiva in attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata a New York il 20 novembre 1989. Si tratta di un importante documento che racchiude le linee strategiche fondamentali e gli impegni concreti che il Governo intende perseguire per promuovere e implementare un’adeguata politica nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza.

“Educazione, Equità, Empowerment” sono i tre assi strategici su cui si struttura il nuovo Piano: per ciascuna di queste tre aree d’intervento sono stati identificati 4 obiettivi generali e una serie di azioni specifiche, per un totale di 12 obiettivi generali e 31 azioni.

Per quanto riguarda il settore “Educazione”, gli obiettivi generali mirano a: garantire il diritto all’educazione ai bambini e alle bambine dalla nascita; rilanciare la corresponsabilità fra scuole, studenti e famiglie; prevenire condizioni di rischio, ma anche promuovere il benessere psicologico e fisico; rinforzare gli organici dei servizi e aggiornare i percorsi di studio. Tra le azioni indicate, ad esempio, si citano: il potenziamento dell’accessibilità nella fascia di età 0-6; un protocollo operativo per la fruizione degli spazi scolastici in orario extrascolastico; un servizio di psicologia scolastica; l’implementazione dei programmi sulle life skills.

Per la sezione “Equità” si richiamano obiettivi quali: contrastare la povertà minorile; rafforzare le opportunità educative per favorire l’inclusione sociale; implementare i servizi per la cura, tutela e protezione; salvaguardare i minori dal rischio di abusi e maltrattamenti. Tra le azioni si prevede: la revisione degli strumenti per il contrasto della povertà nei nuclei familiari con minorenni; l’estensione del servizio di refezione scolastica; l’incentivazione del processo di digitalizzazione; l’individuazione di livelli essenziali per la rete di protezione e inclusione sociale.

Infine, l’area “Empowerment” è dedicata a: coinvolgere bambini e adolescenti, rendendoli protagonisti; costruire e rafforzare la comunità educante; programmare e valutare le politiche pubbliche; migliorare la reattività dei sistemi sanitari alle condizioni di vulnerabilità. Tra le azioni previste rientrano: la formazione sul tema della partecipazione; la ricognizione dei patti educativi di comunità e l’elaborazione di linee di indirizzo nazionale sulla comunità educante; lo sviluppo e l’integrazione dei sistemi informativi sull’infanzia e sull’adolescenza; la promozione della salute materno infantile.

Il documento è disponibile sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia, al seguente link.

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