Comportamenti a rischio e dipendenze comportamentali tra i giovani italiani: i dati della Relazione al Parlamento 2022

La “Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia – Anno 2022”, con i dati relativi al 2021, pubblicata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga, oltre ad analizzare nel dettaglio il consumo di sostanze illegali nella popolazione, in particolare tra i giovani, prende in esame anche altri comportamenti particolarmente rischiosi, come ad esempio le dipendenze comportamentali e la messa in atto di comportamenti violenti.

Per quanto riguarda l’utilizzo della rete, la Relazione evidenzia che l’accessibilità a Internet risulta estremamente elevata nella fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni: la quasi totalità degli studenti italiani (97%) afferma di possedere un device adatto alla navigazione su Internet e di averlo utilizzato per connettersi. Inoltre, prendendo in considerazione un qualsiasi giorno di scuola, il 43,3% degli studenti riferisce di essere rimasto collegato alla rete mediamente più di 4 ore.

Tra i dati più rilevanti contenuti all’interno della Relazione si evidenzia poi che nel 2021 sono oltre 350mila (il 13,9%) gli studenti ad avere un profilo di rischio per l’uso di Internet, in crescita rispetto agli anni precedenti. Allo stesso tempo, nell’ultimo anno aumenta in maniera significativa anche la percentuale di studenti coinvolti in fenomeni legati al cyberbullismo, sia per quanto riguarda le vittime, che arrivano al 46,2% (quasi 10 punti percentuali in più rispetto al 2020), sia per quanto riguarda gli autori, che salgono al 28,8% (erano il 22,4% nel 2020)

Secondo i dati della Relazione, la quota di ragazzi che affermano di aver giocato ai videogame nel corso del 2021 si attesta al 68%, in aumento rispetto al 2020 quando questa attività coinvolgeva il 59,8% degli studenti. Il 21,3% dei giocatori risulta avere un profilo di gioco a rischio, con percentuali quasi doppie tra gli studenti di genere maschile.

Dalla Relazione emerge, inoltre, che più di un milione di studenti (il 42%) ha giocato d’azzardo durante il 2021, in diminuzione rispetto al dato rilevato nel 2019. Tale fenomeno interessa anche gli studenti minorenni (in particolare, il 46,6% dichiara di aver giocato nella propria vita). Riguardo alle tipologie di gioco d’azzardo praticato, quelle maggiormente indicate sono i Gratta&Vinci (71,9%), preferito soprattutto dalle ragazze, e le scommesse calcistiche (34,8%), con percentuali maggiori tra i ragazzi. Nel 2021, gli studenti giocatori con un profilo di gioco problematico sono stati il 6,6% (con una percentuale tripla tra gli studenti di genere maschile), mentre quelli con un profilo a rischio di sviluppare problematicità il 10,8%.

In merito all’adozione di comportamenti violenti da parte dei giovani, si sottolinea che il 13,9% degli studenti italiani riferisce di aver preso parte a risse tra gruppi di amici nel corso del 2021, il 5,1% di aver fatto seriamente fatto male a qualcuno, tanto da richiedere l’intervento di un medico, il 3,8% di aver colpito uno dei propri insegnanti e il 2,6% di aver utilizzato un’arma di qualsiasi tipo per ottenere qualcosa da qualcuno.

Infine, relativamente al fenomeno del ritiro sociale volontario in Italia, poco meno di un quinto degli studenti (il 18,7%) afferma che, nel corso della sua vita, si è isolato per un tempo significativamente lungo (escludendo il periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid- 19), non uscendo di casa neanche per andare a scuola e non frequentando amici o conoscenti. Tra questi, circa un quarto è rimasto isolato per meno di una settimana, il 30,9% per un periodo compreso tra una e due settimane e il 20,7% per uno o due mesi. Il 16,7% degli studenti ha poi dichiarato di essere rimasto isolato volontariamente e che potrebbe rientrare personalmente nella definizione “Hikikomori”.

Il Rapporto è disponibile sul sito del Dipartimento per le Politiche Antidroga, alla notizia dedicata.

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