Il 5 maggio ricorre la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, istituita dalla legge n. 41 del 4 maggio 2009, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema, prevenire gli abusi perpetrati a danno dei minori e proteggere i bambini.
Questa giornata rappresenta così un importante momento di riflessione per la lotta contro gli abusi sui minori. Si tratta di un’occasione per richiamare l’attenzione sul fenomeno dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, nonché per riflettere sulle strategie più efficaci per prevenirlo e combatterlo, al fine di contrastare un fenomeno, che rimane spesso sommerso e che ha ripercussioni drammatiche sullo sviluppo e sul futuro dei più piccoli.
Senza dubbio, l’avvento di internet e il crescente utilizzo delle tecnologie digitali hanno contribuito a esporre ragazzi e ragazze a una maggiore vulnerabilità, aumentando il rischio per i minori di diventare vittime di abusi sessuali e rendendo il fenomeno ancora più complesso.
Secondo gli ultimi dati sull’adescamento online di soggetti minorenni diffusi dalla Polizia Postale in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia e presentati nel Dossier “Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online”, emerge che nel 2022 il numero delle persone denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale di minori era pari a 1.466, mentre dopo i primi tre mesi del 2023 sono già 299 i soggetti denunciati.
Inoltre, come rilevato nel Dossier, nel 2022 si attestano a 430 i casi di minorenni adescati sul web da adulti. Nei primi tre mesi del 2023, sono invece già 56 i minori di età inferiore ai 13 anni adescati in rete e 34 le vittime adolescenti (14- 16 anni).
A tal proposito, desta particolare preoccupante la tendenza all’aumento dei casi di adescamento riguardanti vittime con meno di 13 anni. Nell’arco degli ultimi tre anni (2020-2022) sono stati registrati 866 casi di bambini approcciati da adulti online.
Così, si sottolinea sul comunicato stampa della Polizia Postale: “L’adescamento si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci, nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming” .
Da qualche anno si osserva poi una crescita del numero dei minori protagonisti di casi di detenzione e diffusione online di pedopornografia: nel 2022 sono stati 150 i ragazzi segnalati all’Autorità Giudiziaria come autori di reati gravi, nel 2016 erano appena 20.
Infine, si legge sul sito della Polizia Postale: “La rete è oggi il luogo del progresso e dello sviluppo delle società ma è diventata anche strumento di amplificazione della minaccia all’infanzia e all’adolescenza: la protezione dei bambini e dei ragazzi da ogni forma di abuso sessuale è possibile, può diventare realtà se si rompe il silenzio, se si creano alleanze, se si condivide la responsabilità di proteggerli anche online, sempre”.
In riferimento ai rischi connessi alla rete, si è espressa anche l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, ribadendo che di fronte alla maggior complessità rilevata diviene quanto più urgente agire rapidamente su diversi piani. In particolare, si raccomanda di:
- Sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto all’esistenza e alle dimensioni del fenomeno;
- Prestare particolare attenzione alla salute mentale dei ragazzi e offrire adeguato supporto per intercettare tempestivamente i segnali del disagio, che rendono bambini e ragazzi più vulnerabili;
- Monitorare l’attività online e investire sulle competenze digitali, non solo dei minorenni ma anche degli adulti di riferimento, affinché possano essere preparati sui rischi e sulle precauzioni da adottare;
- Segnalare tempestivamente alle autorità competenti qualsiasi tentativo di adescamento o comportamento che possa apparire sospetto.
In conclusione, l’Autorità garante ricorda: “La prima sfida però è rappresentata dalla prevenzione, una prevenzione da realizzare sul piano normativo, culturale ed educativo, con l’obiettivo di muoverci, per quanto possibile, alla stessa velocità della rete”.
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